Lecce, gruppo di 33 migranti con donne e bimbi sbarca in spiaggia: donna incinta ricoverata
Sono arrivati autonomamente sulle spiagge del Salento dopo una terribile traversata in mare sotto una tempesta di pioggia e vento, rifugiandosi nell’unico posto che era a portata di mano, la tettoria di una pescheria sul lungomare. Si tratta di un gruppo di 33 migranti rintracciati a terra durante la notte dalla Guardia di Finanza lungo il litorale di San Cataldo, marina di Lecce, e soccorsi nelle scorse ore dagli uomini della Croce Rossa del capoluogo salentino. Si tratta di diversi nuclei famigliari provenienti da Siria, Egitto e Iraq tra cui diversi minori, una bambina di due anni e una donna incinta al quinto mese di gravidanza. Tutti sono stati soccorsi ma proprio quest’ultima ha avuto bisogno di immediata assistenza ospedaliera.
La donna infatti è stata trovata in forte stato di ipotermia ed è stato necessario trasportata con l’ambulanza al pronto soccorso dell'ospedale Vito Fazzi di Lecce. La signora è giunta in Italia insieme ad altre 3 donne, 19 uomini e 10 minori accompagnati. Ad individuali gli uomini della Fiamme Gialle che hanno subito allertato la sala operativa della Croce Rossa di Lecce che ha approntato in poco tempo una unità mobile con i volontari muniti di tutti dispositivi di protezione individuale per agire in sicurezza. Gli operatori, con tute, mascherine e occhiali, hanno subito rifocillato e soccorso con coperte e indumenti vari i migranti che apparivano molto provati dalla traversata e dal maltempo.
“Sotto una pioggia insistente sono terminate alle 6.00 di questa mattina le operazioni di accoglienza e assistenza sanitaria per diciannove uomini, quattro donne e dieci minori accompagnati, provenienti dalla Siria, Iraq e dall'Egitto. I nuclei familiari erano stati rintracciati a terra dalla Guardia di Finanza che alle 3.00 ha attivato la sala operativa del nostro comitato di Croce Rossa Italiana Lecce” hanno spiegato dalla Croce rossa. Successivamente il gruppo è stato trasferito al centro Don Tonino Bello di Otranto.