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Benedetto XVI, il Papa emerito è morto a 95 anni

Le curiosità su Ratzinger nel libro di Padre Georg: dalla limonata e birra alla passione per Don Matteo

Tra i retroscena più gustosi del “Nient’altro che la verità” di padre Georg, il “no” a un incontro con Anthony Hopkins, che interpretò Benedetto XVI nel film “I due papi”.
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“Nient’altro che la verità”, il libro che racconta i ricordi di monsignor Georg Ganswein sulla sua vita a Roma accanto a Benedetto XVI, scritto dal vaticanista Saverio Gaeta, sta già sollevando un polverone in tutto il mondo per aver raccontato alcuni presunti dissidi tra “i due papi”, Francesco e Benedetto.

Il libro, inoltre, svela per la prima volta alcuni gustosi particolari della vita di Benedetto, le sue abitudini, i suoi gusti.

Ad esempio, cosa vedeva Benedetto XVI in televisione? I suoi programmi televisivi preferiti erano i film di Don Camillo e Peppone, ma anche altri film d’epoca e gli episodi della fiction “Don Matteo” con protagonisti Terence Hill e Nino Frassica.

Dopo cena, comunque, non mancava mai la visione del telegiornale. Quando la televisione era spenta, al Papa piaceva ascoltare musica classica, in particolare spartiti di Mozart, Bach e Beethoven e, quando poteva, si metteva lui stesso al pianoforte a suonare.

Benedetto era costantemente aggiornato su quello che succedeva nel mondo: se non attraverso la tv, anche tramite l’ascolto della radio e la lettura dei quotidiani, utilizzando soprattutto la rassegna stampa della Segreteria di Stato.

Leggeva, poi, il Corriere della Sera e l’Osservatore Romano in lingua italiana ma anche il Frankfurter Allgemeine Zeitung e il settimanale cattolico Die Tagespost in lingua tedesca.

Benedetto XVI seppe da monsignor Ganswein della produzione del film “I due papi”, con Jonathan Pryce nella parte di Francesco e di Anthony Hopkins nella parte proprio di Benedetto, ma non mostrò alcun interesse in merito.

Quando il premio Oscar Hopkins chiese di incontrare il pontefice emerito, la visita gli fu negata per evitare che qualcuno potesse pensare che Benedetto aveva dato una sorta di benestare alla sceneggiatura del film, che invece non fu considerata positivamente in Vaticano.

Ugualmente, a Benedetto fu raccontato delle due serie televisive dirette da Paolo Sorrentino che immaginavano un papa Pio XIII seguito da un Giovanni Paolo III, “The Young Pope” e “The New Pope”, ma anche queste notizie non scatenarono la curiosità di Joseph Ratzinger.

Diventato emerito, come passava la sua giornata Benedetto XVI? Ganswein racconta di una vera e propria routine quotidiana. Sveglia alle 6.30, vestizione e celebrazione della messa, negli ultimi anni solo da seduto.

A seguire le lodi e la prima colazione, poi letture ed evasione della corrispondenza per qualche ora. Ancora in preghiera prima di pranzo, quindi un frugale pasto, un giro sul terrazzo e un riposo pomeridiano. Quando poteva, al risveglio, Benedetto XVI si concedeva una passeggiata nei Giardini Vaticani, negli ultimi anni sempre in sedia a rotelle o elettrica.

Al rientro al monastero, di nuovo preghiere e lettura, poi, se possibile, l’incontro con qualche ospite. Quindi, una volta a settimana, un massaggio posturale e, due volte alla settimana, esercizi di ginnastica respiratoria. Alle 19.30 Benedetto XVI cenava e guardava il telegiornale, poi di nuovo in preghiera. Alle 21 il Papa emerito andava a dormire.

Anche i pasti seguivano una stretta routine: durante la settimana, prima colazione con un tè al limone, accompagnato da pane con marmellata e uno yogurt; pranzo e cena con alternanza di primi di pasta o di riso, secondi di pesce o carne bianca (più raramente un filetto), un contorno di verdure o patate cucinate in vario modo, frutta e qualche volta un dolce.

Soltanto la cena della domenica era in stile bavarese, con pane nero, salsicce e salumi, talvolta un polpettone. Da bere non la birra, come gli altri commensali, ma una limonata con un po’ di birra dentro.

E devo dire che non ha mai avuto problemi di digestione!” scrive ironicamente Ganswein.

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