Lavoro, due morti in 24 ore: un operaio folgorato, un altro deceduto spegnendo un incendio
Giornata drammatica sul fronte della sicurezza nei luoghi di lavoro. Almeno due persone, infatti, sono morte nelle ultime ore a seguito di gravi incidenti che si sono verificati dal nord al sud Italia, episodi che evidenziano – ancora una volta – la necessità di affrontare con decisione un tema troppe volte lasciato ai margini del dibattito politico: quello della sicurezza sui luoghi di lavoro, argomento anche questa volta lasciato ai margini della campagna elettorale.
Un operaio di 60 anni folgorato a Caltagirone
Eppure i fatti – anche nelle ultime 24 ore – dimostrano che servono iniziative urgenti. Partiamo dalla Sicilia. Nicola Caruso – operaio di 60 anni della Sirti, residente a Militello – è morto folgorato ieri sera a Caltagirone (Catania) mentre eseguiva un intervento di manutenzione su un palo della corrente di una linea di media tensione. A renderlo noto le sigle sindacali Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil siciliane in una nota nella quale esprimono il loro cordoglio. "In attesa che la magistratura accerti le dinamiche di questo ennesimo incidente sul lavoro – scrivono le organizzazioni – ci stringiamo ai familiari per la grave perdita del congiunto. Non ci sono parole che possano esprimere il dolore e la costernazione per morti assurde che possono e devono essere evitate".
Vicenza, operaio di 48 muore nel tentativo di spegnere un incendio in un'azienda chiusa
Poche ore più tardi, e qualche centinaio di chilometri più a nord, un altro operaio di 48 anni è deceduto a causa di un incendio divampato nel piazzale di una ditta, la Conceria Riviera di Zermeghedo, in provincia di Vicenza. Erano le 9 e 40 di oggi quando alcuni bancali di legno e altro materiale hanno preso fuoco. Il 48enne, impegnato in quel momento in alcuni lavori di manutenzione, ha tentato di spegnere l’incendio con un altro operaio, che si trovava casualmente in azienda, che in questi giorni è chiusa per ferie. Udite le sirene, il compagno è andato incontro ai vigili del fuoco mentre la vittima è rimasta nei pressi del rogo. Quando i pompieri sono entranti nel cortile il 48enne si trovava a terra privo di sensi. Il personale ha subito avviato le operazioni di rianimazione cardio polmonare, dando l’allarme al Suem e defibrillando più volte il lavoratore, ma ogni tentativo di rianimarlo si è rivelato vano.