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Tragedia in un asilo all'Aquila, morto un bambino

L’Aquila, Tommaso morto schiacciato dall’auto. La maestra: “Ho visto i bimbi incastrati sotto le ruote”

Nella giornata di ieri, mercoledì 18 maggio, un’auto ha travolto i bambini dell’asilo “Pile – Primo maggio” a L’Aquila. Tommaso D’Agostino, uno dei 4 bimbi feriti gravemente, è purtroppo deceduto. La testimonianza della maestra: “Ho visto bimbi sotto le ruote, non lo dimenticherò mai”
A cura di Gabriella Mazzeo
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"Non dimenticherò mai le cose alle quali ho assistito. Ho visto alcuni bambini sotto le ruote dell'auto". Questo è il racconto di una delle insegnanti che nella giornata di ieri, mercoledì 18 maggio, ha soccorso i bimbi travolti da una macchina nel cortile della scuola dell'Infanzia "Pile – Primo maggio" a L'Aquila. Sei minori sono rimasti incastrati tra il motore dell'auto e la cancellata.

Uno di loro, il piccolo Tommaso D'Agostino, è purtroppo deceduto nel tragitto verso l'ospedale. Secondo la prima ricostruzione delle forze dell'ordine, il freno a mano della vettura che ha ucciso Tommaso sarebbe stato tolto da un bimbo di otto anni, forse il fratellino di uno degli allievi dell'asilo "Pile-Primo maggio".

Il minore era in auto da solo al momento dello schianto: sua madre, attualmente indagata per omicidio stradale, era andata a prendere il figlio minore all'interno dell'istituto.

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Il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, ha proclamato il lutto cittadino mentre prende forma il team che si occuperà delle indagini. Titolare dell'inchiesta il pm Stefano Gallo, affiancato dal capo della Mobile Danilo Di Laura.

Si punta a chiarire la dinamica degli eventi e le eventuali responsabilità: tutti i testimoni saranno ascoltati nelle prossime ore. L'indagata ha già rilasciato una sua deposizione ed è apparsa molto provata dalla tragedia. L'automobile, invece, è stata sequestrata per accertamenti.

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Nel frattempo, però, resta il dolore di insegnanti e genitori dei piccoli. Gli allievi che hanno assistito a quanto accaduto saranno presto affiancati da uno psicologo che possa aiutarli a superare il trauma.

"Tommaso era un bambino dolcissimo – ricorda una mamma -. Abbracciava sempre mia figlia all'entrata e all'uscita da scuola. Era molto affettuoso". "Noi qui all'Aquila siamo abituati dal terremoto al dolore assoluto – racconta una prozia del bimbo -. Cerchi una causa per darti una spiegazione, ma tanto non ti aiuta. Stiamo provando a realizzare, ma è troppo doloroso. Tommy era un bimbo dolcissimo, tanto da non sembrare neppure di questo mondo. Forse è per questo che è andato via".

La donna ha raccontato di aver visto per l'ultima volta il nipotino il giorno prima della tragedia.

"Eravamo nel giardino di sua nonna, mi aveva portato a vedere tutte le nuove piantine. Era un animo puro. Aveva appena quattro anni, ma non lo avresti detto per come parlava: era attentissimo agli altri, cercava sempre di intervenire per rasserenarci tutti. Qualche giorno fa piangeva perché si era fatto male. Io non riuscivo a consolarlo e il suo dolore mi ha intristita. Lui l'ha notato e mi ha detto: "Zia, non preoccuparti. Non è niente". A quel punto ha subito smesso di piangere".

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