449 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Covid 19

L’Aifa autorizza la sperimentazione della colchicina sui malati di coronavirus

La colchicina è un vecchio e potente farmaco alcaloide utilizzato generalmente nei disturbi su base auto-infiammatoria e nei malati di gotta. L’agenzia italiana del Farmaco oggi ha annunciato di aver autorizzato una nuova sperimentazione clinica per valutare l’efficacia della colchicina in pazienti affetti da COVID-19.
A cura di Antonio Palma
449 CONDIVISIONI
La decisione definitiva del tribunale di Venezia per la piccola di due anni malata di atrofia muscolare spinale: potrà essere curata con le cellule staminali a Brescia. La sua famiglia ha accolto con soddisfazione la sentenza.
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Prosegue senza sosta il lavoro degli esperti dell'Aifa per valutare e autorizzazione i protocolli di sperimentazione e le  proposte di studi clinici contro il coronavirus. L'agenzia italiana del Farmaco oggi infatti ha annunciato di aver autorizzato una nuova sperimentazione clinica per valutare l'efficacia della colchicina in pazienti affetti da COVID-19. Come spiega la stessa Aifa, si tratta di uno studio pilota di Fase due coordinato dall’Azienda Ospedaliera di Perugia, sotto l'egida della Società Italiana di Reumatologia (SIR), della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT) e dell’Associazione italiana Pneumologi Ospedalieri (AIPO).

Lo studio multicentrico e randomizzato, ribattezzato COLVID-19, servirà a valutare la sicurezza e l’efficacia delle proprietà della colchicina in pazienti malati di coronavirus rispetto allo standard di cura (SOC). La colchicina è un vecchio e potente farmaco alcaloide utilizzato generalmente nei disturbi su base auto-infiammatoria e nei malati di gotta. Il farmaco antinfiammatorio, estratto dai piante e somministrato per via orale, è stato usato per secoli.

Lo studio coinvolgerà 308 pazienti con sintomi già gravi. Saranno divisi in due gruppi con 154 di loro che saranno trattati con colchicina aggiunta all'attuale terapia mentre per gli altri 154 si proseguirà il normale trattamento . I pazienti che parteciperanno alla sperimentazione  riceveranno 0,5 mg di colchicina tre volte al giorno se il peso è inferiore a 100 kg; 1 mg due volte al giorno se il peso supera i 100 kg. Le dosi sono le stesse approvate dalle autorità sanitarie per il trattamento della gotta. In base ai possibili effetti collaterali i medici valuteranno se diminuirla o aumentarla. Secondo gli studi precedenti, la colchicina può causare effetti collaterali gastrointestinali in circa il 9,6% dei pazienti ma di solito questo non richiede l'interruzione del trattamento.

449 CONDIVISIONI
32803 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views