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Covid 19

La fase 2 degli aerei: addio posto di mezzo per favorire la distanza tra i passeggeri

Quando e come torneremo a viaggiare ai tempi dell’emergenza Coronavirus? Le discussioni sulla fase 2 riguardano anche il settore del trasporto aereo e alcune compagnie stanno ipotizzando di lasciare vuoti i posti intermedi dei tre disponibili per lato nella fusoliera per garantire il distanziamento sociale quando le restrizioni saranno allentate. Tra queste, c’è anche EasyJet: “Lavoreremo con le autorità su ciò che è giusto fare”.
A cura di Ida Artiaco
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Le discussioni intorno alla fase 2 dell'emergenza Coronavirus, quella in cui si uscirà dal lockdown e si comincerà a convivere con il virus, riguarda anche e soprattutto il settore del trasporto aereo. Quando potremo tornare a viaggiare? E, soprattutto, come lo faremo? Le compagnie aeree già stanno pensando ad un piano per far rimettere in volo a pieno regime i propri vettori, tenendo ben presente l'importanza del distanziamento sociale come unica arma efficace per combattere il Covid-19 ed evitare l'insorgere di nuovi, pericolosi focolai. Per questo, tra le ipotesi su cui si lavora c'è quella di lasciare vuoti i posti di mezzo e favorire la distanza di almeno un metro tra un passeggero e l'altro, facendoli accomodare solo sui sedili accanto al finestrino e dal lato del corridoio.

Già la scorsa settimana ne aveva parlato il Washington Post: per permettere alle compagnie aeree di tornare a volare a pieno regime è necessario ridurre i posti sui vettori, in particolare si potrebbero eliminare i sedili centrali sulle varie file. Già Delta Airlines ha annunciato una serie di modifiche all'esperienza di volo per poter favorire la distanza sociale e garantire più sicurezza ai propri passeggeri. Anche American Airlines ha svelato una politica simile, lanciando un progetto di "posti rilassati", che prevede il blocco del 50 percento dei posti medi su ciascun aereo. Entrambe hanno fatto sapere che si stanno impegnando anche a ridurre il numero di passeggeri che salgono a bordo.

Oggi un'idea simile è stata lanciata anche da EasyJet, la compagnia low cost che collega gran parte dell'Europa, Italia compresa, dal momento che è tra le prime in scali come Milano Malpensa, Napoli, Venezia e Olbia. L'ipotesi, dopo la messa a terra dell'intera flotta lo scorso 30 marzo proprio a causa della pandemia, è sempre quella di lasciare vuoti i posti intermedi dei tre disponibili per lato nella fusoliera. Lo ha annunciato l'amministratore delegato Johan Lundgren, il quale ha aggiunto che un calo della domanda di passeggeri renderebbe più semplice mantenere vuoti i posti di mezzo quando le restrizioni di viaggio saranno allentate ma allo stesso tempo la misura potrebbe incentivare le persone a viaggiare sentendosi protette. "Lavoreremo con le autorità e ascolteremo le opinioni dei clienti su ciò che ritengono sia la cosa giusta da fare, in particolare nel periodo di riavvio delle attività, una fase che non sappiamo quanto durerà. Stiamo anche pensando a sistemi di sanificazione degli aerei che possano essere ancora più efficaci", ha detto. Non è stato dello avviso il numero uno dell'altra low cost europea, Ryanair  secondo il quale questo sarebbe un modo “irrimediabilmente inefficace” per mantenere i passeggeri al sicuro oltre che difficilmente sostenibile per le compagnie aeree.

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