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La Croazia chiude i porti a una nave da turismo italiana

Il traghetto italiano “Giuseppe Franza” è bloccato dalle sei di ieri mattina, sabato 6 luglio, alla rada del porto croato di Rjieka (Fiume, Croazia).
A cura di Davide Falcioni
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Porti chiusi, stavolta però a una nave italiana che trasporta turisti e non, invece, all'imbarcazione di un'ONG carica di naufraghi soccorsi nel Mediterraneo e bisognosi di cure e assistenza sanitaria. Il gruppo armatoriale siciliano Caronte & Tourist ha riferito in un comunicato che una sua nave traghetto, la "Giuseppe Franza", è bloccata dalle sei di ieri mattina, sabato 6 luglio, alla rada del porto croato di Rjieka (Fiume, Croazia). La nave ha una lunghezza di 94 metri e una stazza di oltre 1.300 tonnellate e viene comunemente utilizzata per il trasporto di persone e mezzi sia leggeri che pesanti.

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Nella nota la compagnia sostiene che "le Autorità locali e l'autorità portuale" negano "l'ormeggio alla nave italiana". Per questo la società ha lanciato un appello al governo italiano affinché si adoperi per sbloccare la situazione, dal momento anche che "la nave non è attrezzata per lunghi periodi di fermo". Nella stessa nota un manager della Caronte&Tourist, Sergio La Cava, spiega che da più di un anno la compagnia è assegnataria "dal governo croato per il trasporto con una linea tutta nuova creata" dalla stessa società per i collegamenti tra le isole croate. "È stato molto duro in quanto il governo centrale si è sempre opposto portando motivazioni senza fondamento", afferma il manager. "Alla fine – continua La Cava – siamo riusciti con il governo di Zagabria e ora che succede? Che ci si mettono le Autorità locali".

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