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Investito sulle strisce, muore dopo 6 giorni. Lascia moglie incinta, la famiglia dona gli organi

Non ce l’ha fatta Filippo Muscia Masuzzo investito a Vergato, in provincia di Bologna lo scorso 2 gennaio. Aveva 54 anni e stava per diventare papà. Lui stesso era stato sottoposto a due diversi trapianti di reni nel corso degli anni.
A cura di Biagio Chiariello
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Era stato investito il pomeriggio di lunedì 2 gennaio mentre attraversava la strada, sulle strisce, proprio sotto casa sua a Vergato, sull'Appennino bolognese. Ieri, dopo sei giorni, è arrivata la notizia che nessuno si aspettava: non ce l’ha fatta, Filippo Muscia Masuzzo, è morto a 54 anni.

Un lutto devastante per la sua famiglia: oltre alla madre e ai tre fratelli, Filippo lascia la moglie incinta. La stessa famiglia ha deciso per la donazione degli organi.

Un gesto che – riporta l'edizione locale de Il Resto del Carlino – probabilmente motivato anche dal fatto che lo stesso Muscia aveva a sua volta subito un doppio trapianto di rene.

Il primo a 26 anni in Sicilia, sua regione d’origine.

Dal 1990, la famiglia Masuzzo si era trasferita a Bologna e da una decina d’anni Filippo, che non lavorava a causa della propria invalidità, insieme con la moglie, 43 anni, si era trasferito a Vergato.

Tuttavia i problemi che lo affliggevano sin da giovane si erano ripresentati qualche anno fa. Così Filippo era stato costretto a sottoporsi ad un secondo intervento e, ad aprile del 2019, aveva ricevuto un altro rene, all’ospedale Sant’Orsola.

"Finalmente era cominciata la sua vita, dopo anni sofferenze infernali – ha detto il cognato Gianluca–. Per di più, dopo ventiquattro anni di matrimonio, da pochissimo lui e la moglie erano riusciti a coronare il loro sogno di avere un bambino. Lei è incinta di appena due mesi".

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Il fegato del 54enne, già ieri pomeriggio, poche ore dopo l’espianto, è stato trapiantato al suo nuovo portatore.

Filippo Muscia Masuzzo era stato investito da un 47enne alla guida di una Fiat Panda. Sul posto, oltre ai carabinieri, sono intervenute due ambulanze e un’automedica. Dopo averlo operato d’urgenza al Maggiore, i medici hanno subito intuito la gravità delle condizioni di Filippo.

Non è stata ancora fissata una data per i funerali.

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