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Intossicazione di massa alla scuola di polizia penitenziaria: mistero sulle cause

Oltre 180 allievi agenti sono rimasti intossicati nella serata di martedì al secondo giorno del corso alla scuola di polizia penitenziaria. Principale sospettata è l’acqua potabile contenuta nelle cisterne della caserma che potrebbe essere stata contaminata.
A cura di Antonio Palma
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È mistero a Savona dopo che oltre un centinaio di allievi agenti che stanno frequentando la scuola di polizia penitenziaria di Cairo Montenotte sono stati vittime di una improvvisa infezione gastrointestinale che ha mandato alcuni di loro in ospedale. È accaduto nella serata di martedì quando nella scuola di polizia sono dovuti intervenire  numerosi sanitari del servizio d'emergenza che hanno allestito sul posto anche un punto di primo intervento visto l'alto numero di persone interessate. In un primo momento, quando alcuni degli allievi hanno iniziato ad accusare i primi sintomi di malessere allo stomaco nel pomeriggio, si è pensato ad una epidemia di influenza, ma quando il numero dei colpiti è aumentato a dismisura in poche ore, si è capito che qualcosa non andava.

L'allarme è scattato in serata, intorno alle 20. Mentre i medici intervenivano sugli allievi colpiti, disponendo per alcuni di loro addirittura il ricovero ospedaliero, sul posto sono accorsi anche gli espettori del servizio di Igiene Pubblica dell'Asl 2 per capire cosa sia accaduto. L'ipotesi più probabile infatti è quella di una intossicazione alimentare. Gli allievi probabilmente hanno mangiato o bevuto qualcosa che ha scatenato l'infezione gastrointestinale. Un brutto inizio per loro visto che hanno iniziato il corso da agenti di polizia penitenziaria appena lunedì scorso.

Sull'episodio al momento resta il mistero. In molti, per alcuni episodi di acqua torbida dovuti ad un guasto di alcune condotte idriche a seguito del maltempo, hanno ipotizzato un inquinamento dell'acqua dovuto all'incendio di due capannoni pieni di rifiuti avvenuto pochi giorni fa nell'area. Una tesi però smentita categoricamente  dall'Asl 2 e dal sindaco che ha dichiarato: "Non creiamo panico e allarmismi. L'ufficio d'igiene non ha riscontrato alcuna criticità legata alla potabilità dell'acqua". "Non c'è alcun allarme né pericolo, voglio rassicurare la popolazione: si tratta di un evento cosiddetto ‘di comunità' quindi circoscritto al sito della scuola. Non c'è dunque alcun pericolo per i cittadini", ha confermato anche  l'assessore regionale alla Sanità, Sonia Viale.

Più probabile invece è che l'intossicazione degli allievi  sia dovuta a una contaminazione batterica dell'acqua potabile filtrata e contenuta nelle cisterne che riforniscono i rubinetti nella scuola di Polizia penitenziaria di Cairo Montenotte. Intanto dalla stessa amministrazione penitenziaria vengono forniti i numeri  degli allievi coinvolti. Vittime dell'intossicazione sono stati 180 allievi su 274 vale a dire i due terzi  delle persone presenti nella scuola. Di questi, venti son finiti anche in ospedale, ma sono già stati dimessi

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