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Inflazione, a ottobre frenano i prezzi su base mensile

Il calo dei prezzi in particolare si rileva per i beni energetici come la benzina ma anche per gli alimentari non lavorati.
A cura di A. P.
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Nel mese di ottobre l'inflazione fa registrare una decisa frenata dei prezzi al consumo con una diminuzione dello 0,2% su base mensile e un incremento tendenziale su base annua in crescita dello 0,8% ma comunque inferiore al +0,9% di settembre. Si tratta comunque del livello più basso dal novembre del 2009 cioè da quasi quattro anni. Confermata dunque la fase di stagnazione in cui si trova l'economia italiana caratterizzata da una forte crisi dei consumi, anche se rispetto alle stime premilitari dell'inflazione a ottobre l'istituto di statistica nazionale ha coretto alcuni dati al rialzo. L'Istat infatti ha rivisto l'indice nazionale dei prezzi al consumo su base annua di un punto percentuale, la stima provvisoria era +0,7%, così come quello su base mensile la cui stima era -0,3%. Confermati in sostanza però i rallentamenti consistenti per i prezzi dei beni energetici come la benzina ma anche quelli per gli alimentari non lavorati e i servizi relativi alle comunicazioni. Al netto di questi infatti l'inflazione di fondo resta stazionaria all'1,2%.

Diminuiscono anche i prezzi del cosiddetto carrello della spesa, vale a dire dei prodotti con una alta frequenza di acquisto che ad ottobre al pari dell'inflazione generale diminuiscono dello 0,2% su base mensile e crescono dello 0,8% su base annua. Nel dettaglio rispetto a ottobre 2012, il tasso di crescita dei prezzi dei beni è sceso dello 0,1%, dallo 0,4% di settembre, mentre quello dei prezzi dei servizi si porta all'1,4%, quindi il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si amplia di due decimi di punto percentuale rispetto a settembre 2013.

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