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Incidente Castelmagno, il dolore del sindaco: “Abbiamo perso il 50% dei nostri giovani”

Alberto Bianco, il sindaco di Castelmagno, il piccolo paese della provincia di Cuneo sconvolto dal terribile incidente stradale di questa notte costato la vita a cinque giovanissimi: “Quindici giorni fa avevamo fatto una bella foto, c’erano tutti gli abitanti di questa frazione: mi creda, è agghiacciante vederla, si può dire che è tagliata in due”.
A cura di Susanna Picone
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"In una notte abbiamo perso il 50 dei giovani del nostro comune. Quindici giorni fa avevamo fatto una bella foto, c'erano tutti gli abitanti di questa frazione: mi creda, è agghiacciante vederla, si può dire che è tagliata in due". A parlare è Alberto Bianco, il sindaco di Castelmagno, il piccolo paese di 54 abitanti dell'alta Valle Grana, in provincia di Cuneo, sconvolto dal terribile incidente nel quale sono morti 5 giovani . L'incidente è avvenuto in prossimità del rifugio Maraman, lungo la strada per monte Crocette: un Land Rover Defender 130 con 9 ragazzi a bordo è uscito di strada. Marco Appendino, 24 anni, i fratelli Nicolò ed Elia Martini, di 17 e 14 anni, Camilla Bessone di 16 anni e Samuele Gribaudo di 14 anni, i giovani che hanno perso la vita. Altri quattro ragazzi sono rimasti feriti.

Il sindaco: "Incidente causato da distrazione, non avevano bevuto"

Ragazzi che il sindaco conosceva bene: “È una di quelle tragedie che succedono non perché i ragazzi hanno bevuto, ma per una distrazione – le parole del primo cittadino all'AdnKronos -. Me lo hanno assicurato i carabinieri. Quel ‘defender', su una strada sterrata, forse avrà fatto i 15 chilometri orari: sono strade che loro conoscevano molto bene, che facevano tutti i giorni per portare le mucche al pascolo. Quei ragazzi poi li conoscevo personalmente, giovani bravissimi, lavoratori”. Il sindaco di Castelmagno dice di sentirsi anche responsabile di quanto è accaduto. “Me ne assumo le colpe indirettamente perché io rappresento lo Stato – le sue parole -: mi sento responsabile, ma anche impotente. Non sto scaricando le colpe, ma questo è un comune di 54 abitanti che ha 25-30 chilometri di strade da tenere in ordine con pochissimi trasferimenti dallo Stato e mi rendo conto diverse volte la segnaletica è carente. In questo caso mi sento colpevole, bastava un cartello che segnalasse la curva e forse non sarebbe successo. Se fossi ricco, metterei cartelli di tasca mia, ma sono un insegnante, faccio il sindaco gratuitamente così come lo fanno l'assessore e i consiglieri”. E ancora: "Tutti insieme dovremo comunque pensare che spesso si spendono soldi a vanvera per mega ponti quando per le strade che si percorrono tutti i giorni non abbiamo neanche i soldi per mettere i cartelli e segnalare le curve. Su questo lo Stato è assente e me ne assumo in parte la colpa perché probabilmente se avessi alzato la voce, chiamato i giornalisti, denunciato che siamo in questa drammatica situazione forse qualcosa sarebbe cambiato. Ci vuole una marcia in più, lo Stato dovrebbe dare i soldi per le strade in funzione dell'estensione territoriale e non del numero degli abitanti del paese. È possibile che lo Stato non ha 30mila euro all'anno da poter investire sulle strade? Mandatemeli ogni due anni e io sono contento”.

Teatro dell'incidente una strada pericolosa, senza luci né guard-rail

C'erano 9 ragazzi a bordo nel Land Rover Defender, omologato invece per 6 passeggeri secondo quanto emerso dai primi accertamenti che stanno conducendo i carabinieri. Tra le cause non si esclude una disattenzione del ragazzo alla guida, il 24enne Marco Appendino. La strada su cui viaggiavano è in montagna e molto pericolosa, senza illuminazione né guard-rail: il conducente non si sarebbe accorto in tempo della curva precipitando a valle per oltre cento metri. A riportare le ferite più lievi sono due ragazze 17enni, sbalzate fuori dal veicolo. Gravissimi in ospedale altri due ragazzi, un 24enne e un 17enne. I carabinieri stanno ascoltando i superstiti per ricostruire l'accaduto mentre, in accordo con la Procura, saranno condotti accertamenti anche sul fuoristrada, su cui si terrà una perizia.

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