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Incendio palazzo a Torino, indagato fabbro che installava cassaforte: fiammata ha distrutto tutto

La procura di Torino ha formalmente aperto un fascicolo di indagine sul caso dell’incendio che ha distrutto diversi appartamenti in in piazza Carlo Felice in cui si ipotizza il reato di incendio colposo a carico di un fabbro che stava lavorando in una delle mansarde distrutte. “Non sapevo che nell’intercapedine ci fosse materiale infiammabile” avrebbe spiegato l’artigiano.
A cura di Antonio Palma
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Tutto sarebbe partito da una scintilla prodotta da una saldatrice usata da un fabbro durante le operazioni di istallazione di una cassaforte ai piani alti del palazzo. Da lì si sarebbero originate le fiamme che poi hanno dato vita allo spaventoso incendio che sabato ha distrutto molti degli appartamenti di un edificio in piazza Carlo Felice a Torino, nel pieno centro del capoluogo piemontese, a pochi passi dalla stazione di Porta Nuova. A questa conclusione sono giunte le prime indagini da parte dei vigili del fuoco sul rogo che nella mattinata di ieri ha causato cinque 5 feriti e l'evacuazione dell'intero stabile. La procura di Torino infatti ha formalmente aperto un fascicolo di indagine sul caso in cui si ipotizza il reato di incendio colposo a carico del fabbro.

L'artigiano al momento dello scoppio dell’incendio si trovava in uno degli appartamenti distrutti dalle fiamme per alcuni lavori. Il fabbro era stato chiamato dal proprietario per installare una cassaforte ma proprio durante alcune operazioni di saldatura nell'attico da cui è partito l'incendio, qualcosa è andato storto. Le fiamme avrebbero avvolto in pochi attimi una intercapedine propagandosi pii al resto dell'appartamento e dell'edificio coinvolgendo diverse abitazioni. L'uomo avrebbe ammesso le sue responsabilità. "Stavo saldando, mi è partita una fiamma. Non sapevo che nell'intercapedine ci fosse un materiale coibentante infiammabile" avrebbe spiegato il fabbro agli inquirenti che lo hanno ascoltato nelle scorse ore per farsi raccontare la sua ricostruzione dei fatti.

Le fiamme propagate dal materiale isolante hanno dilagato un poco tempo coinvolgendo poi  appartamenti e mansarde e distruggendo 3000 metri quadrati di edifici tra quarto e quinto piano su tre lati dell'isolato composto da due condomini. “L’incendio è da ieri sotto controllo, stiamo facendo ulteriori verifiche per evitare che riparta. Tutte le mansarde sono state distrutte e anche parte del quarto piano dove c’è rischio crollo” ha spiegato il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Torino. Al momento son un centinaio le persone sfollate, alcune di loro, residenti ai piani bassi  e meno coinvolti, hanno potuto recuperare alcun effetti ma tutti sovrano rimanere  ancora fuori casa a lungo in attesa delle verifiche.

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