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In Europa non arrivavano così tanti migranti dalla crisi del 2016 (e l’Ucraina non c’entra)

Secondo un report di Frontex gli attraversamenti illegali di migranti alle frontiere europee hanno superato i livelli record del 2016, senza considerare l’afflusso dall’Ucraina.
A cura di Tommaso Coluzzi
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È dal 2016 che non arrivavano così tanti migranti in Europa. I dati sono di Frontex, l'Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, e si riferiscono al primo trimestre del 2022, che è stato il più intenso in termini di attraversamenti illegali alle frontiere esterne dell'Unione europea dalla crisi migratoria del 2016. In tutto ciò – per sgombrare il campo da ogni possibile dubbio – i profughi che arrivano dall'Ucraina non c'entrano nulla, visto che attraversano i valichi di frontiera e non vengono conteggiati tra gli ingressi illegali. Tra gennaio e marzo di quest'anno sono oltre 40mila gli attraversamenti, il 57% rispetto allo stesso periodo del 2021. Nel mese di marzo sono arrivati 11.700 migranti irregolari dalle frontiere esterne dell'Unione, in crescita del 29% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente.

Questi dati vanno poi declinati in base alle diverse rotte, alcune delle quali sono tornate a essere particolarmente battute dai profughi che scappano da guerra e miseria. È il caso della rotta dei Balcani occidentali: più 115% nel primo trimestre, 18.300 in numeri assoluti dall'inizio dell'anno a marzo. Sono principalmente afghani e siriani. Ancora più marcato l'aumento del flusso lungo la rota del Mediterraneo orientale: più 132% rispetto all'anno scorso nel periodo tra gennaio e marzo, superando le settemila unità in valori assoluti. La pressione si concentra soprattutto sull'isola di Cipro. Qui si tratta principalmente di nigeriani e congolesi.

Continuando a parlare delle rotte del Mediterraneo, un'altra dove il flusso è aumentato – anche se in termini minori – è quella occidentale: più 70% per 5.850 persone arrivate tra gennaio e marzo. Qui le principali nazionalità rilevate sono marocchine e guineane. La via del Mediterraneo centrale, ovvero quella che riguarda direttamente l'Italia, è calata del 17% rispetto allo scorso anno, con 6.202 attraversamenti in totale. Aumento più che marcato per la rotta che porta dall'Ue al Regno Unito, attraverso il Canale della Manica: più 190% rispetto allo scorso anno e 8.900 attraversamenti da gennaio a marzo.

È infine il confine di terra orientale ad aver visto il maggiore incremento tra le rotte migratorie – più 714% – dato che alcuni cittadini ucraini hanno cercato di attraversare illegalmente il confine ai valichi di frontiera, sebbene la stragrande maggioranza sia arrivata legalmente. Parliamo di numeri assoluti comunque esigui, nonostante siano aumentati di sette volte: 950 attraversamenti tra gennaio e marzo.

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