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In doppia fila bloccano l’autobus, conducente suona e loro sparano: denunciata coppia a Torino

Si tratta di uomo di 36 anni e una donna di 29 anni, entrambi residenti in provincia di Asti. In casa 1.500 pallini in metallo per armi ad aria compressa, una pistola e una carabina.
A cura di Antonio Palma
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Sono stati identificati e denunciati i presunti riposabili dell'assurdo gesto avvenuto nei giorni scorsi a Torino dove un autobus di linea carico di passeggeri è stato bersagliato da alcuni colpi di pistola mentre era in servizio in corso Rosselli. Si tratta di una coppia che si trovava a bordo dell'auto che domenica scorsa bloccava il passo al mezzo pubblico all'altezza della rotonda di corso Duca degli Abruzzi. Proprio la vettura ferma in doppia fila in mezzo alla strada aveva spinto il conducente dell'autobus della Gtt a suonare il clacson per attirare l'attenzione dell'automobilista che si era allontanato. Per tutta risposta, però, l'uomo, uscendo da una attività commerciale nella quale si trovava, aveva iniziato a inveire contro l'autista, subito dopo poi gli spari  verso i finestrini del mezzo, uno dei quali è andato in frantumi.

Secondo le testimonianze dei passeggeri e dello stesso conducente dell'autobus, gli spari erano arrivati proprio dalla vettura mentre si allontanava dopo il diverbio. I carabinieri della stazione Borgo San Secondo e del Nucleo Operativo Torino San Carlo quindi si sono messi alla ricerca delle vettura, arrivando infine a identificarla e a risalire ai due occupanti che sono stati denunciati a piede libero dagli stessi militari dell'arma per danneggiamento aggravato e interruzione di pubblico servizio. Si tratta di uomo di 36 anni e una donna di 29 anni, entrambi residenti in provincia di Asti. Secondo i primi accertamenti è probabile che abbiano sparato con un'arma ad aria compressa caricata a pallini. durante la perquisizione domiciliare a loro carico, infatti, i carabinieri hanno rinvenuto nella loro abitazione una pistola ad aria compressa, con caricatore inserito e priva di tappo rosso, che era nascosta sotto il cuscino della camera da letto dell'uomo, ma anche 1.500 pallini in metallo per armi ad aria compressa, una carabina ad aria compressa calibro 4.5 e un mirino ottico di precisione. Secondo gli investigatori, la pistola sequestrata potrebbe essere proprio l'arma utilizzata per sparare contro il bus, dopo che c'era stata una discussione con l'autista

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