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Il report Iss sul Coronavirus: “Lento e progressivo peggioramento dell’epidemia”

Lo rileva il monitoraggio Iss-ministero salute relativo alla settimana 7-13 settembre. È ancora in aumento l’età mediana dei casi diagnosticati (41 anni nella settimana di monitoraggio) ed il 35% dei nuovi casi diagnosticati nella settimana di monitoraggio ha un’età maggiore di 50 anni.
A cura di Biagio Chiariello
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In Italia si osserva un "lento e progressivo peggioramento dell'epidemia di SARS-Cov-2, sebbene con un andamento più contenuto rispetto a quello osservato in altri Paesi europei". Lo rileva il monitoraggio Iss-ministero salute relativo alla settimana 7-13 settembre. Anche in questi ultimi sette giorni si rileva una "trasmissione diffusa del virus su tutto il territorio nazionale – si legge – che provoca focolai anche di dimensioni rilevanti e spesso associati ad attività ricreative che comportano assembramenti e violazioni delle regole di distanziamento fisico sia sul territorio nazionale che all'estero".

Aumentano casi, età mediana è 41 anni

Aumentano ancora i contagi in Italia (per la settima settimana consecutiva), anche se calano quelli importati dall'estero, e età media in crescita, segno che la trasmissione interfamiliare, e in particolare dai più giovani agli anziani, è sempre più diffusa, secondo quanto rilevano ministero della Salute e Istituto Superiore di Sanità. La maggior parte dei casi (81,9%) continua ad essere contratta sul territorio nazionale, con diminuzione dei casi importati da stato estero (10,8% dei nuovi casi diagnosticati nella settimana di monitoraggio). Nel 7,3% dei casi l'informazione non è indicata. È in diminuzione da due settimane la percentuale casi importati da altra Regione/PA (5,5% nella settimana corrente). Durante l'estate in Italia, come in Europa, si è verificata una transizione epidemiologica dell'epidemia da SARS-CoV-2 con una aumentata circolazione del virus in un contesto di avanzata riapertura delle attività commerciali (inclusi luoghi di aggregazione) e di aumentata mobilità intra e inter nazionale in una popolazione più giovane. Da tre settimane tuttavia, rileva il report, si assiste ad un ulteriore cambiamento epidemiologico: una maggiore trasmissione in ambito domiciliare/familiare con circolazione del virus anche tra persone con età più avanzata. È infatti ancora in aumento l'età mediana dei casi diagnosticati (41 anni nella settimana di monitoraggio) ed il 35% dei nuovi casi diagnosticati nella settimana di monitoraggio ha un'età maggiore di 50 anni.

"Si conferma un aumento nei nuovi casi segnalati in Italia per la settima settimana consecutiva con una incidenza cumulativa (dati flusso Iss) negli ultimi 14 gg (periodo 31/8-13/9) di 29.63 per 100 000 abitanti. La maggior parte dei casi (81,9%) continua ad essere contratta sul territorio nazionale, con diminuzione dei casi importati da stato estero (10,8% dei nuovi casi diagnosticati nella settimana di monitoraggio)". È quanto emerge dal monitoraggio sul coronavirus a cura del ministero della Salute e dell'Istituto superiore di sanità relativo alla settimana 7-13 settembre. "Nelle due ultime settimane – si legge ancora – si è osservato un amento significativo dell’età mediana alla diagnosi. Questo è probabilmente dovuto ad una trasmissione dalla popolazione più giovane a quella più fragile o anziana, soprattutto all'interno della famiglia: questo si riflette in un maggiore impegno dei servizi ospedalieri".

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