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Le notizie sul maltempo nelle Marche

Il papà di Mattia, morto nell’alluvione delle Marche: “Stesso dolore di chi ha perso i figli a Cutro”

La festa del papà per Tiziano Luconi, che lo scorso settembre ha perso il figlio Mattia, morto a 8 anni nell’alluvione delle Marche: “Questo giorno lo dedico a tutti papà soli come me. A chi ha perso un figlio in guerra o per una malattia, o, come a Cutro, per cercare la salvezza in altre terre”.
A cura di Ida Artiaco
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È stata una festa del papà diversa dal solito quella che ieri ha festeggiato Tiziano Luconi, la prima senza il figlio Mattia, il bimbo di 8 anni morto lo scorso settembre nell'alluvione delle Marche. Il piccolo si trovava in macchina con la mamma Silvia quando sono stati travolti dalla furia delle acque del fiume Nevola: la donna è riuscita a salvarsi, ma il corpicino di Mattia è stato trovato senza vita circa una settimana dopo la tragedia.

"Questo giorno lo dedico a tutti papà soli come me. A chi ha perso un figlio in guerra o per una malattia, o, come a Cutro, per cercare la salvezza in altre terre. Sarebbe bello se tutti i papà che hanno i loro gnometti rivolgessero un pensiero a noi padri orfani dei figli", ha detto Tiziano a Repubblica. Mattia era il suo unico figlio ed ora cerca di andare avanti grazie al suo lavoro.

Il piccolo Mattia
Il piccolo Mattia

"La nostalgia è diventata la mia amica più fedele, ma Mattia non voleva mai vedermi triste. Quindi mi faccio forza anche grazie al mio lavoro", ha aggiunto Tiziano, che di professione fa l'educatore. "I miei figli, anche se non biologici, sono diventati tutti i minori che assisto nella comunità dove lavoro. Hanno dai 14 ai 18 anni. Insegno a parlare italiano, a cucinare, a svolgere alcuni compiti. A un paio di loro, che già conosco da anni, ho raccontato di Mattia. Gli ho spiegato come è andata la mia vita, ci siamo abbracciati e abbiamo pianto. C'è chi ha perso la sorella o la mamma nella traversata. Ci facciamo forza tra di noi che conosciamo il dolore di una perdita così lacerante", ha concluso.

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Intanto, l'inchiesta sull'alluvione che ha colpito le Marche a settembre e che ha provocato la morte di 12 persone è passata dalla procura di Ancona a quella di L'Aquila. Il timore di tutti i familiari è che l'iter per ottenere giustizia si rallenti. "Aspetto la conclusione delle indagini per iniziare a girare le scuole e parlare di prevenzione. Mattia deve essere l'ultima vittima di tanta distrazione", ha detto infine papà Tiziano.

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