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Il nuovo segno di pace durante la messa deciso dalla Cei

I Vescovi italiani si sono confrontati sul Rito della pace nella Messa dopo lo stop alla stretta di mani per le norme anticontagio e hanno deciso di introdurre un nuovo gesto: l’inchino col capo guardando l’altro. Scartati altri gesti come toccarsi col gomito. Le nuove indicazioni della Cei avranno validità da domenica 14 febbraio.
A cura di Antonio Palma
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Per i fedeli cattolici italiani arriva il nuovo segno di pace durante la messa, lo ha annunciato la Cei, la conferenza episcopale italiana, al termine della riunione del Consiglio Episcopale Permanente, che si è svolta in videoconferenza martedì. Un cambiamento dettato ovviamente dalla pandemia da coronavirus in corso e dalle conseguenti norme anticontagio che prevedono il distanziamento fisico e soprattutto il divieto di contatto durante le celebrazioni liturgiche. Il nuovo segno di pace a sostituire la stretta di mano, a cui i fedeli dovranno rinunciare ancora per molto tempo, sarà rappresentato da un inchino o da un semplice sguardo negli occhi.

Cei: "Dal 14 febbraio ripristinato il segno di pace a messa"

Lo stop al segno di pace durante la messa era arrivato improvvisamente dopo l'esplosione della pandemia anche in Italia all'inizio dello scorso anno. Da allora ognuno si era arrangiato a modo suo durante la messa ma ora la Cei ha deciso di fare indicazioni precise a preti  fedeli per la messa. "I Vescovi si sono confrontati sul Rito della pace nella Messa e hanno deciso di ‘ripristinare', un gesto con il quale ci si scambia il dono della pace, guardandosi negli occhi o facendo un inchino del capo" spiega infatti il comunicato finale del Consiglio permanente della Cei. Le nuove indicazioni avranno validità da domenica 14 febbraio per tutte le diocesi italiane.

Scartato il tocco col gomito come gesto di pace

"La pandemia ha imposto alcune limitazioni alla prassi celebrativa al fine di assumere le misure precauzionali previste per il contenimento del contagio del virus. Non potendo prevedere i tempi necessari per una ripresa completa di tutti i gesti rituali, i Vescovi hanno deciso di ripristinare, a partire da Domenica 14 febbraio, un gesto con il quale ci si scambia il dono della pace, invocato da Dio durante la celebrazione eucaristica" ha ricordato il Consiglio Permanente della Cei. Dopo la consultazione e i colloqui i prelati delle diocesi italiane hanno stabilito che l'inchino era il gesto più consono per scambiarsi la pace durante la messa scartando altri come ad esempio toccarsi col gomito.

Segno di pace a messa con l'inchino

"Non apparendo opportuno nel contesto liturgico sostituire la stretta di mano o l’abbraccio con il toccarsi con i gomiti, in questo tempo può essere sufficiente e più significativo guardarsi negli occhi e augurarsi il dono della pace, accompagnandolo con un semplice inchino del capo" spiegano i vescovi , aggiungendo: "All’invito «Scambiatevi il dono della pace», volgere gli occhi per intercettare quelli del vicino e accennare un inchino può esprimere in modo eloquente, sicuro e sensibile, la ricerca del volto dell’altro, per accogliere e scambiare il dono della pace, fondamento di ogni fraternità".

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