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Il Ministro Speranza ammette: “Ritorneremo alla normalità solo quando avremo il vaccino”

Il ministro della Salute nel corso della videoconferenza di presentazione del Covid Intensive Care promosso dall’Emilia Romagna: “Nel frattempo il distanziamento sociale è l’unica arma. Siamo ancora dentro una fase difficile, dobbiamo mantenere ancora il massimo del rigore”.
A cura di Biagio Chiariello
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"La crisi non è superata. Abbiamo bisogno di investire ancora, con tutte le energie che abbiamo, sul nostro sistema sanitario nazionale. Lo abbiamo detto prima dell’emergenza coronavirus e ora dobbiamo continuare a metterlo al centro, perché è uno strumento fondamentale nella vita di ogni cittadino". Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, nel corso della videoconferenza di presentazione del Covid Intensive Care, con il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale alle Politiche per la salute Raffaele Donini.

"Stiamo lavorando a una risposta di sistema per riportare famiglie, imprese e persone a ricominciare a vivere pienamente le proprie esistenze. Lo faremo quando la comunità scientifica consegnerà al mondo il vaccino, ma nel frattempo dobbiamo tenerci pronti ed essere all'altezza. Fino a quando non avremo un vaccino, il distanziamento sociale è l'unica arma che abbiamo", ha aggiunto Speranza.

"Crisi non è superata, ancora rigore"

"Siamo ancora dentro una fase difficile, dobbiamo mantenere ancora il massimo del rigore", sottolinea il Ministro che ricorda la firma, ieri, del dpcm da parte del premier Giuseppe Conte che proroga al 3 maggio le misure emergenziali. "Il messaggio di fondo che abbiamo provato a lanciare ha due gambe: la prima è che siamo dentro questa crisi, guai a pensare che i dati confortanti che iniziano ad arrivare dagli ospedali, con anche un primo alleggerimento delle terapie intensive, significano che c’è uno scampato pericolo. Siamo dentro l’emergenza. Cogliamo i primi frutti di un lavoro impressionante e di sacrifici enormi fatti dai cittadini, ma siamo ancora dentro alla crisi. Da qui la volontà di allungare le misure fino al 3 maggio".

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