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Il giornalista Trivulzio trovato morto dopo 7 mesi aveva solo un nipote: “Non ci sentivamo”

Il giornalista Pier Attilio Trivulzio aveva solo un nipote in Spagna con il quale però non aveva contatti. L’83enne trovato morto a Novara dopo 7 mesi aveva forse anche un figlio emigrato a Londra.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Sono pochi i dettagli sulla vita privata di Pier Attilio Trivulzio emersi dopo la scoperta della morte del giornalista 83enne. L'uomo, deceduto forse già ad agosto, è stato trovato sette mesi dopo sul pavimento dell'appartamento dove, secondo quanto riporta Corriere della Sera, viveva in comodato d'uso da qualche anno. Una serie di problemi economici, poi la vita condotta in solitudine fino al decesso.

Stando a quanto reso noto da fonti investigative, il giornalista aveva un unico nipote che vive in Spagna. L'uomo, però, ha riferito di non aver mai avuto rapporti con lo zio o con la sua famiglia. Il Corriere della Sera riferisce anche di un figlio emigrato all'estero, forse a Londra. Di quel figlio, però, Trivulzio non parlava mai. 

Nella casa novarese concessa dall'editore del suo giornale, Trivulzio non era mai riuscito a costruire un rapporto. Neppure sul citofono figurava il suo nome: al suo posto, una serie di numeri che non hanno mai raccontato nulla della sua vita. I vicini di casa non lo conoscevano, anche se il suo nome non è certo nuovo agli appassionati di sport. La sua carriera è stata all'insegna dei motori e della Formula 1 che ha seguito con passione per anni fino alla pensione, alle costole della scuderia Ferrari.

I funerali del cronista saranno organizzati dal Comune di Novara, che ha dichiarato di aver appreso della sua morte solo al momento del ritrovamento del cadavere. "Nessuno – ha continuato il sindaco – è riuscito a spiegarsi il perché di tanta solitudine".

L'allarme lanciato da un collega e il ritrovamento

A lanciare l'allarme per primo è stato Marco Pirola, giornalista lombardo e amico di Trivulzio, che non avendo sue notizie da tempo ha avvertito le forze dell'ordine e pubblicato un post sui social per segnalare la sua scomparsa. "Purtroppo l'ho trovato – ha scritto sui social il cronista – e non era tanto lontano da noi, a Novara. Era steso per terra da mesi nell'appartamento che una mano caritatevole gli aveva concesso in uso da anni. Pier Attilio Trivulzio se ne è andato come aveva sempre vissuto: un fantasma. Solo. Come del resto era stata la sua esistenza che per anni ha incrociato la mia. Quando lavoravamo insieme era sempre alla ricerca di soldi, a volte dormiva sulle panchine di un parco pubblico o alla stazione. Era stato adottato da tutti noi e anche dall'editore".

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