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Covid 19

Il fisico Sestili a Fanpage.it: “In 7 giorni oltre 160mila prime dosi di vaccino in Italia”

Il fisico Giorgio Sestili a Fanpage.it: “In Italia come nel resto d’Europa siamo in una fase di crescita dei contagi Covid, + 25% in una settimana, ma la situazione soprattutto negli ospedali è sotto controllo. In 7 giorni oltre 160mila prime dosi di vaccino, bene anche i booster”.
A cura di Ida Artiaco
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"In Italia come nel resto d'Europa siamo in una fase di crescita dei contagi Covid, ma la situazione è sotto controllo anche perché all'incremento dei casi non corrisponde una pressione sugli ospedali, dove finisco per la maggior parte non vaccinati. Tra le buone notizie della settimana il boom delle persone che hanno ricevuto la prima dose di vaccino". Così Giorgio Sestili, fisico, comunicatore scientifico di professione e fondatore del progetto "Coronavirus – Dati e Analisi Scientifiche", ha spiegato come procede la pandemia in Italia fornendo dati e numeri in diretta sul canale YouTube di Fanpage.it.

I numeri dei contagi in Italia

Secondo l'esperto, "nel nostro Paese ci siamo assestati ormai da qualche settimana su un incremento settimanale del 25% dei casi. La crescita c'è ma ad una velocità che non sta mettendo in crisi il sistema ospedaliero. C'è solo una regione, e cioè il Friuli Venezia Giulia, che ha superato la soglia del 10% delle terapie intensive, quindi direi che è una situazione sotto controllo ma è chiaro che dobbiamo in qualche modo agire, e il Governo lo sta facendo con il Super Green pass e i provvedimenti di questi giorni, per riportare l'indice Rt al di sotto di 1. Solo quando questo valore sarà al di sotto della soglia di guardia i contagi smetteranno di salire e anzi cominceranno a scendere. Oggi siamo intorno a 1.15, quindi è ancora fase di espansione".

Boom di prime di dosi di vaccino

Per quanto riguarda le vaccinazioni, Sestili sottolinea come "la notizia più bella di questa settimana è che in Italia stanno crescendo notevolmente le prime dosi. Negli ultimi 7 giorni più di 160mila persone si sono vaccinate con prima dose, è il 34% in più della settimana precedente, trend in continua crescita. Ciò significa che nel giro di qualche settimana avremo un milione di nuovi vaccinati. La seconda notizia importante è che stiamo facendo tantissime terze dosi, rafforzando gli anticorpi in chi è già vaccinato. Inoltre, l'efficacia dei vaccini è enorme e ha salvato molte vite da gennaio ad oggi in Italia. Abbiamo stimato per Fanpage.it circa 50mila persone dal primo gennaio ad oggi, non è sbagliata anzi è molto veritiera e confermata dall'Iss, che ha stimato 20mila persona ma dal primo aprile".

L'identikit dei ricoverati: quasi tutti non vaccinati

Secondo il fisico, attualmente "negli ospedali ci sono soprattutto le persone non vaccinate. Vediamo nelle fasce di popolazione più giovani, dai 12 ai 40 anni, che la differenza nelle terapie intensive tra vaccinati e non è enorme, differenza che però si assottiglia man mano che sale l'età. Per gli over 60 le cose cambiano leggermente, perché hanno patologie pregresse che li espongono maggiormente a rischio Covid e in qualche modo l'efficacia dei vaccini è già inferiore di partenza, ma anche perché si sono vaccinati per lo più oltre sei mesi fa e sappiamo purtroppo che l'efficacia dei vaccini si riduce di molto. Per questo bisogna fare i booster. Man mano che aumentano le terze dosi vedrete come nel giro di qualche settimana questa differenza tra vaccinati e non vaccinati anche per gli over 60 tornerà ad allargarsi".

Dal punto di vista numerico, Sestili conclude affermando che "negli ultimi 30 giorni in Italia sono state ricoverate in terapia intensiva 424 persone non vaccinate e 177 vaccinate. Ma questa differenza è evidente soprattutto nei più giovani. Nella fascia d'età 40-59 anni sono 126 i non vaccinati e 18 i vaccinati ricoverati, addirittura tra i 18 e i 39 anni abbiamo 24 ricoverati non vaccinati e zero tra i vaccinati. Con le terze dosi vedremo questa differenza aumentare anche per gli over 60. Se finirà mai la pandemia? Certo, ma non possiamo dire quando, perché a un certo punto il virus diventerà endemico, cioè troveremo il modo di conviverci grazie ai vaccini che ne ridurranno la sua pericolosità. C'è da capire se saremo costretti a doverci vaccinare ogni anno o se con la terza dose potremmo avere efficacia degli anticorpi nel tempo".

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