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Il commissario straordinario dell’Emilia accusa Borrelli: “Sulla fine dell’emergenza, ipotesi da bar”

Il commissario regionale per l’emergenza, Sergio Venturi: “Ogni giorno dobbiamo anche parare i colpi del fuoco amico. Non abbiamo alcun bisogno di preoccuparci di più, soprattutto perché non avete alcune argomento da spendere per fare ancora paura alle persone”.
A cura di Biagio Chiariello
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"Non è possibile ogni giorno parare uscite che non hanno capo né coda. Evitiamo le opinioni in libertà da bar sport”. Le parole sono quelle di Sergio Venturi, commissario per l’emergenza coronavirus in Emilia-Romagna, che durante la diretta Facebook di questo pomeriggio attacca, pur senza citarlo direttamente, il capo della Protezione civile Angelo Borrelli. “Le opinioni in libertà non aiutano – sferza Venturi – in una fase così dura e delicata, sentire qualche esponente, anche di rilievo, lasciarsi andare su quando finirà l’emergenza, non e’ bello. È molto più positivo, di fronte a una domanda di cui non abbiamo ancora una risposta, non rispondere”. Il commissario è durissimo:

“Io non accetto sentir dire che l’1 maggio saremo ancora chiusi in casa – afferma Venturi – chiunque lo dice, dice una cosa di cui non siamo sicuri: io come cittadino mi sento mortificato. Magari è vero, ma è un’opinione. Se i bar fossero aperti, esprimere un’opinione sarebbe legittimo, come esprimere la previsione su chi vincerà lo scudetto. Ma se viene da un esponente del Governo, le persone lo ascoltano perché c’è stima del Governo. Ma questa stima, per conservarla, bisogna esercitarla nella maniera dovuta”.

Le precisazioni di Borrelli

Va precisato che oggi in conferenza stampa il capo della Protezione civile, a proposito del termine delle misure restrittive ha sottolineato che l'unica data certa per il momento è quella indicata dal premier Conte e dal ministro della Sanità Speranza: "A oggi la sola data è quella del 13 aprile", ha spiegato. "Alcune mie parole sono state equivocate. Ho solo detto che le misure sono determinate in base all'evoluzione della situazione in atto, perché quello che stiamo fronteggiando è un virus nuovo e non possiamo fare previsioni. Mi dispiace che il mio ragionamento sia stato trasformato in un titolo. Non posso permettermi di dare una data, anticipando le decisioni del governo. Non avendo gli elementi, non posso dare queste comunicazioni".

L'attacco di Venturi

Per Venturi bisogna “smetterla di raccontare che l’1 maggio saremo ancora chiusi in casa e che forse il 18 maggio finirà. Non abbiamo alcun bisogno di preoccuparci di più, soprattutto perché non avete alcune argomento da spendere per fare ancora paura alle persone”. Il commissario dell’Emilia-Romagna è un fiume in piena. “Ogni giorno assistiamo a un exploit, durante una trasmissione radio o in conferenza, in cui si dice: usciamo tutti coi bimbi, però l’1 maggio saremo ancora chiusi in casa”.

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