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Ha un tumore “inoperabile”: grazie alla solidarietà del suo paese va a New York e si salva

Una straordinaria catena di solidarietà ha permesso a un giovane di Soverato, il 35enne Orlando Fratto, di andare a New York e sottoporsi a una delicata operazione per la rimozione di un tumore.
A cura di Susanna Picone
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È una straordinaria gara di solidarietà quella che si è scatenata nelle ultime settimane in Calabria per aiutare un giovane di Soverato, il trentacinquenne Orlando Fratto. Un ragazzo che stava combattendo una dura battaglia contro un sarcoma, un male che potrebbe essere stato finalmente sconfitto con un intervento al Presbyterian Hospital di New York. Grazie ai fondi raccolti dal suo paese e non solo, Orlando è infatti volato negli Usa ed è stato operato dall’equipe del dottor Kato Tamoaki . “Mio figlio è nato oggi, è nato di nuovo. Grazie a tutti voi dal profondo dell'anima”, ha commentato via Skype con il quotidiano LaC News 24 la mamma del giovane poche ore dopo il delicato intervento. Orlando ha superato l'operazione costata circa 300.000 euro. Una cifra appunto raccolta grazie alla sensibilità di una regione che ha risposto all'appello della famiglia in mille modi, con spettacoli musicali, rappresentazioni teatrali, cene solidali, tornei, mercatini. “Non voglio più sentir dire che in giro c'è gente cattiva. Purtroppo ce n'è ma la stragrande maggioranza è di cuore buono. Avete aperto il cuore a tutti noi, avete aperto il cuore ad Orlando”, ha aggiunto la mamma ringraziando tutti.

La famiglia del giovane di Soverato sta continuando ad aggiornare tutti riguardo le condizioni del ragazzo tramite la pagina Facebook dell’associazione “Orlando il guerriero onlus”. “L'intervento è finito un po' prima del previsto – ha raccontato il fratello – è durato circa 8-10 ore rispetto alle 14 previste. Una volta asportata la massa, che era davvero enorme, i dottori hanno arginato l'emorragia. Ha subito 35 trasfusioni di sangue, ora è in terapia intensiva. Sta iniziando a comunicare con mia mamma a gesti. È cosciente e sembra che si stia riprendendo da vero guerriero”. Il giovane calabrese da anni lottava contro la malattia e l’ultima diagnosi che aveva avuto era come una condanna: il suo tumore era stato considerato inoperabile. La sua storia ha commosso tutta la regione, rimbalzando sui social e facendo partire la bella gara di solidarietà che lo ha portato negli Stati Uniti.

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