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Grosseto, uccide la fidanzata accoltellandola alla gola in auto e chiama il 112: “Venite l’ho uccisa”

Il delitto vicino a Monterotondo Marittimo (Grosseto). A chiamare le forze dell’ordine è stato lo stesso omicida poco dopo il delitto. Al telefono l’uomo ha confessato subito l’omicidio. Quando i carabinieri sono arrivati sul posto, l’uomo era ancora sporco di sangue mentre la vittima era distesa sul sedile con un evidente taglio alla gola provocato da una coltellata.
A cura di Antonio Palma
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Ennesimo caso di femminicidio in Italia, un uomo è stato arrestato dai carabinieri nelle scorse ore nel Grossetano dopo aver ucciso la fidanzata in auto con una coltellata alla gola. È successo la notte scorsa vicino a Monterotondo Marittimo (Grosseto). A chiamare le forze dell’ordine è stato lo stesso omicida poco dopo il delitto. “Venite l’ho uccisa” ha ripetuto più volte l’uomo al telefono con l’operatore del 112. La telefonata di emergenza è partita circa venti minuti dopo la mezzanotte di giovedì 12 agosto. Al telefono l’uomo ha confessato subito l'omicidio della partner  ma, a causa di un forte stato di agitazione, a lungo non è stato in grado di chiarire dove si trovasse.

L’uomo, un 48enne originario di Volterra, pare abbia continuano ripetere per diversi minuti di aver ammazzato la fidanzata. Quando finalmente una pattuglia di carabinieri e riuscita a localizzarlo nel comune di Monterotondo Marittimo, l’uomo era ancora vicino alla sua vettura con all’interno il cadavere insanguinato della compagna, una 46enne originaria di Altopascio ma da poco trasferitasi a Monterotondo Marittimo proprio col fidanzato con il quale era andata a convivere. L’auto era ferma a bordo strada lungo la provinciale 398. L’omicida era in lacrime e ancora sporco di sangue mentre la vittima era distesa sul sedile con un evidente taglio alla gola provocato da una coltellata.

I militari hanno rinvenuto il coltello usato per il delitto vicino al cadavere. L’uomo è stato subito arrestato ma i carabinieri lo hanno dovuto prima calmare perché era in un forte stato di agitazione. Anche una volta fatto salire a bordo della volante, nel tragitto avrebbe iniziato a dare in escandescenza sfondando un vetro della vettura. Portato in caserma è stato tratto in Arresto per omicidio. Al momento sono ancora da chiarire i motivi esatti dell’assassinio della fidanzata.

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