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Covid 19

Gli scioccanti numeri dell’Istat: in 33 Comuni lombardi morti decuplicati, a Bergamo quadruplicati

La rilevazione dell’Istituto Nazionale riguarda marzo, mese in cui il Coronavirus ha segnato in maniera drammatica il nostro Paese. A Bergamo i morti sono quadruplicati, mentre Brescia segna più che un raddoppio. Incrementi oltre il 200% anche a Piacenza e Pesaro. Il confronto è con lo stesso periodo 2015-2019.
A cura di Biagio Chiariello
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Sale il numero dei morti al Nord e non solo nelle grandi città ma anche nei centri di dimensioni più ridotte: "in 33 comuni di piccole dimensioni della Lombardia i decessi nel mese di marzo sono aumentati di oltre dieci volte rispetto alla media dello stesso periodo 2015-2019″. Il dato è stato segnalato dall'Istat, aggiornando i dati alle prime quattro settimane di marzo e prendendo in considerazione 1.450 comuni. L'Istituto evidenzia come Bergamo i morti si siano quasi quadruplicati, mentre Brescia segna più che un raddoppio. Incrementi oltre il 200% anche a Piacenza e Pesaro.

Le cifre dell'Istat sui morti a marzo

Il dato, fornito oggi dall'Istat, riguarda complessivamente 1452 comuni su 7904. I 1452 comuni sono soprattutto del centronord, nelle aree più colpite dall'emergenza Coronavirus. Nei 36 comuni capoluogo su 111, di cui l'Istat fornisce i dati, i decessi sono aumentati nel periodo 1-28 marzo del 72,1% rispetto all'analogo periodo del 2019. Il comune capoluogo più colpito resta Bergamo, i cui morti passano da 123 a 597 (+385,4%). Seguono Piacenza da 97 a 399 (+311,3%), Cremona da 78 a 311 (+298,7%), Pesaro da 77 a 280 (+263,6%), Lodi da 43 a 130 (+202,3%), Sanluri da 5 a 15 (+200%). Peggiora il dato di Milano: nelle prime tre settimane di marzo era al +17,4%. Nelle prime 4 settimane i decessi sono aumentati da 1100 a 1551 (+41%). Il comune capoluogo del centronord, i cui dati dell'Istat sono disponibili, meno colpito è La Spezia (+9,9%).

I dati per i comuni capoluogo

Ecco i dati dei decessi nel periodo 1-28 marzo di 36 comuni capoluogo forniti dall'Istat (il raffronto è sull'analogo periodo del 2019): Novara +66,3%, Cuneo +29,1%, Asti +22%, Alessandria +31,6%, Aosta +45%, Imperia +95,1%, Savona +32,4%, Genova +33,6%, La Spezia +9,9%, Varese +67,2%, Como +58,6%, Sondrio +12,5%, Milano +41%, Bergamo +385,4%, Brescia +159,9%, Pavia +43,8%, Cremona +298,7%, Mantova +37,3%, Verona +21,7%, Piacenza +311,3%, Parma +152,6%, Modena +27,4%, Cesena +18,2%, Pesaro +263,6%, Carrara +104,7%, Pistoia +30,4%, Grosseto +21,1%, Foggia +20,5%, Oristano +45,8%, Biella +138,9%, Lecco +89,7%, Lodi +202,3%, Rimini +38,8%, Verbania +106,9%, Monza +33%. Restano sconosciuti i dati di grandi città come Torino, Venezia, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Ancona, Pescara, Bari, Palermo, Reggio Calabria, Cagliari.

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