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Gli offrono del tè e lui beve ma era metadone, bimbo di 9 anni finisce in coma a Palermo

Il bimbo, che abita a Monreale, è arrivato in ospedale in condizioni gravissime, poi si è risvegliato anche se rimane ricoverato nel reparto di terapia intensiva.
A cura di Antonio Palma
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Gravissimo episodio nel Palermitano dove un bambino di 9 anni è finito in coma dove aver ingerito senza volerlo del metadone che qualcuno gli avrebbe offerto spacciandolo per del tè freddo. L'episodio risale alla serata di martedì scorso quando da Monreale, dove vive, il piccolo è stato portato d'urgenza presso il pronto soccorso dell'ospedale Di Cristina di Palermo dove è arrivato in condizioni gravissime.

Il ragazzino poco dopo è entrato in coma ma fortunatamente nelle ultime ore si è risvegliato e, come comunica il bollettino medico dell'ospedale pediatrico, non sarebbe più in pericolo di vita anche se le sue condizioni rimangono gravi a causa di danni a un polmone e al cuore. Il piccolo, che vive insieme ai genitori a Pioppo, una frazione di Monreale, dunque rimane ora ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale pediatrico e la prognosi resta riservata.

Sul caso stanno indagano i carabinieri che hanno informato la Procura. Al momento il fascicolo per lesioni è a carico di ignoti ma si sta cercando di appurare dove il bimbo abbia assunto il metadone. Secondo la ricostruzione dei genitori, che si dicono estranei ai fatti, il ragazzino stava giocando fuori casa quando un gruppo composto da altri ragazzi più grandi gli avrebbe offerto la bevanda spacciandola per tè.

Poco dopo averne bevuto qualche sorso, il piccolo avrebbe iniziato ad accusare i primi malori e quindi sarebbe tornato a casa dove avrebbe raccontato ai genitori quanto accaduto, prima di essere preda di forti convulsioni. A questo punto la chiamata al 118 e la corsa in ospedale in ambulanza. Gli esami hanno riscontrato la presenza di metadone e sono state informate le forze dell'ordine.

In città è caccia al presunto gruppo di giovani che erano forse sotto l’effetto della stessa sostanza. "Sono notizie che nessuno dovrebbe mai apprendere, non posso che augurare, da parte mia e di tutta l’amministrazione comunale una pronta guarigione al piccolo G. con la speranza che si rimetta presto" ha dichiarato il sindaco Alberto Arcidiacono. "Sta meglio, risponde alle terapie" ha rassicurato la mamma del bimbo al termine della visita odierna in ospedale.

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