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Covid 19

Giorgia, trapiantata e immunodepressa da giorni con tosse e febbre: “Vi prego, fatemi un tampone”

Giorgia è una ragazza trapiantata al fegato e immunodepressa, da una settimana con tosse, febbre e difficoltà respiratorie. Date le sue condizioni di salute e le sue basse difese immunitarie, ha chiesto di essere sottoposta ad un tampone per il coronavirus, ma ad oggi nessuno ha ascoltato la sua richiesta.
A cura di Alessia Rabbai
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Giorgia Benusiglio
Giorgia Benusiglio
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"Perché ai vip viene fatto il tampone a casa anche se asintomatici mentre a me viene negato?". Sono le parole di Giorgia Benusiglio, una ragazza trapiantata di fegato e da anni immunodepressa, che da una settimana ha tosse secca, febbre alta e difficoltà a respirare. Giorgia, sospettando di aver contratto il coronavirus e temendo per la sua salute essendo una paziente a rischio, ha chiesto di poter essere sottoposta al test per la ricerca del Covid-19, ma ad oggi non ha ricevuto risposta. "Quando ti manca l'aria, fai fatica a gestire il tutto. Io vorrei fare il tampone perché sappiamo che se dovesse peggiorare, la situazione si aggrava in maniera estremamente rapida". Le sue condizioni di salute erano già fragili prima dell'emergenza, ma ora gestirle si sta rivelando per lei ancora più complicato.

In una videointervista rilasciata a Fanpage.it Giorgia ha raccontato com'è andata quando giorni fa il fidanzato ha contatto i numeri sanitari per chiedere un intervento, mentre lei non riusciva neanche a parlare. "Dall'ospedale Niguarda mi hanno prescritto una terapia, dicendomi che in condizioni normali mi avrebbero ricoverato, ma che in questo stato di epidemia il rischio di contrarre il virus per me che ho le difese immunitarie basse era alto, e che non potevano sottopormi a tampone perché lo fanno solo in caso di ricovero". Poi un rimpallo tra numero verde, 112, ts e guardia medica. "Mi hanno indicato una serie di farmaci da acquistare, senza considerare che fossi trapiantata. Alcuni non potevo prenderli, ad altri sono allergica. Senza considerare il fatto che il mio compagno per comprarli sarebbe dovuto uscire e, se io fossi stata positiva e lo avessi contagiato, uscendo di casa avrebbe messo a rischio la vita delle persone".

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