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Finte raccolti fondi con foto di Elisa, bimba morta di leucemia a 6 anni: “Allo schifo non c’è fine”

“Stanno cercando di sfruttare l’immagine della mia piccola Elisa purtroppo deceduta di leucemia nove mesi fa per trarre profitti illeciti. Vi chiedo la massima condivisione per cercare di fermare questo scempio” ha scritto il papà di Elisa, la bimba di Pordenone morta di leucemia lo scorso anno a soli 6 anni di vita dopo una lunga battaglia contro il male.
A cura di Antonio Palma
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Finte raccolte fondi utilizzando le foto e il volto della piccola Elisa, la bimba di Pordenone morta di leucemia lo scorso anno a soli 6 anni di vita dopo una lunga battaglia contro il male. Anche questo hanno dovuto sopportare i genitori della bimba che, nove mesi dopo aver salutato per sempre la loro piccola, si sono imbattuti online nel suo volto sorridente che loro stessi avevano pensato di condividere per raccogliere fondi per curarla e che invece viene ora usato da altri senza nessuna autorizzazione e senza nessuno scopo benefico e anzi probabilmente a fini di lucro.

A denunciare pubblicamente l’accaduto è stato il padre della bimba, Fabio Pardini, attraverso la pagina facebook creata a suo tempo proprio per sostenere la famiglia e le cure della piccola. “Segnalate questa orrida Schifezza, Stanno cercando di sfruttare questa immagine della mia piccola Elisa purtroppo deceduta di leucemia nove mesi fa per trarre profitti illeciti. Vi chiedo la massima condivisione per cercare di fermare questo scempio” ha scritto l’uomo postando alcuni screen delle pagine social che sfruttano le foto della bimba. “Allo schifo non c’è mai fine ma troverete sia il nome della comunità che ha pubblicato questo che il loro recapito” ha aggiunto Fabio Pardini.

In un altro post il papà di Elisa ha messo in guarda dal donare a queste pagine lanciando un avviso in inglese visto che non sono italiane. “Fate attenzione, non donate soldi a queste persone!! Mi farebbe piacere se poteste condividere questo post!! Grazie mille di cuore. Stanno cercando di usare l'immagine della mia cara Elisa scomparsa l'anno scorso per guadagnare soldi illegali. Vi chiedo gentilmente di condividere questo post per porre fine a questo scempio”.

L’uomo, che ha deciso anche di rivolgersi alle autorità e sporgere denuncia formale, terrà invece aperta la sua pagina con le foto della figlia proprio per aiutare gli altri. "Volevo comunque ribadire che la pagina rimarrà aperta visto che non vedo alcun motivo di doverla chiudere…Ci sono vari motivi tra i quali i più importanti sono: punto primo, grazie a questa pagina moltissima gente ha conosciuto cosa fosse una donazione di midollo osseo e cosa fosse una tipizzazione, grazie al sorriso, a simpatia e la tenacia della piccola Elisa, sono entrati in banca dati oltre 50000 cinquantamila nuovi donatori, dando così la possibilità di dare una nuova vita o a qualche bambino o a qualche adulto gravemente ammalato.Punto secondo:Nell'arco di questi ultimi tre anni sono stati lanciati (pur di aiutare altre famiglie e i loro bambini in difficoltà con queste tipologie di malattie lontani da casa e con la conseguente perdita del lavoro),svariati appelli affinché fossero aiutati a livello psicologico e economico e punto terzo non meno importante,far capire cosa abbia dovuto provare a passare una famiglia chiusa in una stanza d'ospedale per oltre tre anni(abbiamo dovuto girare quattro ospedali dei quali nell' ultimo siamo stati tre anni)"

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