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Ferrara: accoltella il fidanzato nel sonno poi aggredisce i carabinieri con un collo di bottiglia

Una donna ferrarese di 27 anni ieri mattina ha aggredito il suo fidanzato nel sonno con un coltello poi di è scagliata contro i militari che sono intervenuti per condurla in caserma. E’ stata arrestata per lesioni personali aggravate e resistenza a pubblico ufficiale e trattenuta in una camera di sicurezza.
A cura di Davide Falcioni
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Una donna di Ferrara di 27 anni ha accoltellato il suo compagno nel cuore della notte, sferrandogli un fendente al volto. E' accaduto alle tre e mezzo del mattino di ieri in via Bonomi e a scoprire l'aggressione sono stati i carabinieri impegnati in un posto di blocco nella vicina via Bologna, che hanno visto avvicinarsi a loro un uomo con la faccia coperta di sangue: i militari hanno subito capito che era necessario dare l'allarme al 118, che si è precipitato sul posto ed ha offerto le prime cure alla vittima, un 34enne di nazionalità tunisina, già noto alle forze dell’ordine: in un primo momento l'uomo ha raccontato ai carabinieri di essere caduto in bicicletta. Una versione poco credibile, crollata in breve dopo le domande e i riscontri dei militari.

Ben presto infatti si è scoperto che il 34enne stava dormendo a casa quando era stato aggredito con un coltello dalla sua compagnna, che si trovava in stato di alterazione psico-fisica causata dall’assunzione di droghe. Insieme a una seconda gazzella, i carabinieri si sono recati nell’abitazione dei due, dove c’era ancora la donna, A.G., ferrarese di 27 anni, anche lei nota alle forze dell’ordine. Con lei i due figli minorenni della coppia (che verranno in seguito affidati a parenti).

La 27enne – evidentemente non ancora lucida – durante il controllo da parte dei militari ha opposto resistenza e dato in escandescenza, aggredendo uno dei carabinieri con il collo di una bottiglia rotta, venendo tuttavia subito fermata senza che nessun militare rimanesse ferito. Al termine delle operazioni A.G. , come disposto dal magistrato di turno, è stata tratta in arresto per lesioni personali aggravate e resistenza a pubblico ufficiale e trattenuta in una camera di sicurezza in attesa della celebrazione del processo per direttissima.

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