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Fatima morta a 3 anni cadendo dal balcone, il patrigno: “Soffro ogni giorno, è stato un incidente”

Il 32enne Mohssine Azhar ha negato di aver ucciso la piccola Fatima intenzionalmente. All’inizio del dibattimento sulla morte della bimba di 3 anni avvenuta nel gennaio del 2022 a Torino, ha dichiarato di essere vittima di un incidente.
A cura di Gabriella Mazzeo
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"Chiedo scusa alla piccola Fatima, io questo dolore me lo porterò dentro per tutta la vita. Soffro ogni giorno per quanto è successo. Stavamo giocano al vola vola ed  è precipitata". Ha rilasciato delle dichiarazioni spontanee Mohssine Azhar, l'uomo di 32 anni accusato di aver ucciso la figlioletta della compagna il 13 giugno del 2022.

Secondo quanto da lui raccontato, la bimba di 3 anni sarebbe precipitata dal balcone durante un gioco. L'uomo ha negato fin dalle prime ore dopo l'arresto di aver agito intenzionalmente, sottolineando di non aver mai voluto uccidere la piccola. "Non ho mai negato le mie responsabilità, soffro ogni giorno per quello che è successo. Non ho fatto niente di tutto ciò in modo intenzionale: stavamo giocando ed è precipitata" ha spiegato alla presenza dell'avvocato Alessandro Sena. 

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Per il momento, la pm Valentina Sellaroli è convinta che la morte della piccola Fatima avvenuta a Torino un anno fa non sia stata causata da un incidente e il 32enne deve rispondere di omicidio volontario con l'aggravante della crudeltà. "Nulla è come sembra" ha commentato l'avvocato Sena in apertura del processo davanti ai giudici della Corte d'Assise di Torino.

Nel corso del dibattimento sono stati ascoltati i primi testimoni della vicenda: hanno rilasciato la loro versione dei fatti i poliziotti giunti in via Milano subito dopo la chiamata della centrale e i cittadini che hanno cercato di soccorrere la piccola. Secondo gli agenti intervenuti sul posto, l'imputato era agitato e poco lucido. "Minacciava di tagliarsi la gola – hanno spiegato -. Sono servite quattro persone per fermarlo".

"Un altro particolare che mi ha colpito – ha dichiarato davanti al giudice l'ispettore di polizia – è che, quando siamo giunti sul posto, la madre e il compagno erano impegnati a discutere tra loro".

La testimonianza della madre

"Fatima voleva solo dargli il bacio della buona notte – ha dichiarato in aula la madre della bambina, Lucia Chinelli – e voleva ringraziarlo del peluche che le aveva regalato. Poi io e Mohssine abbiamo avuto una discussione, è andato fuori di testa, un diavolo. Ha gettato la bambina attraverso il cortile come se fosse un pallone".

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