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“Falcone mi fece il nome di Bruno Contrada come traditore”, la rivelazione di Saverio Lodato

“Gli chiesi chi fossero le “menti intelligentissime e raffinatissime”. Fui molto insistente. Il nome era quello del Dott. Bruno Contrada. Ma mi diffidò dallo scriverlo pena più nessun rapporto” ha rivelato il giornalista Saverio Lodato ad ‘Atlantide’ su La7. “Falcone aveva capito che si trovava in un gioco più ampio, quella che successivamente sarebbe emersa come trattativa Stato-Mafia” ha ricordato ancora Lodato.
A cura di Antonio Palma
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"Gli chiesi chi fossero le ‘menti intelligentissime e raffinatissime' che avevano guidavano la mafia e a cui lui aveva fatto riferimento dopo il fallito attentato dell'Addaura. Fui molto insistente. Il nome era quello del Dott. Bruno Contrada. Ma mi diffidò dallo scriverlo pena più nessun rapporto", così il giornalista Saverio Lodato per la prima ha svelato che, in un colloquio privato con lui, il giudice Giovanni Falcone gli fece il nome di Bruno Contrada come sospetto ‘traditore' tra le forze dello Stato. "Di fronte ad uno stato d'animo, di fronte a un uomo  che era consapevole di un conto alla rovescia per lui io lo incalzai su quel nome e quei nomi visto che lui parlava al plurale" ha spiegato Lodato ad ‘Atlantide' su La7, aggiungendo: "lui vedeva una mano di pezzi dello stato e delle istituzioni, lui già non credeva più da tempo  che la mafia avesse decapitato un classe dirigente da sola senza che lo stato italiano fosse in gradi di opporsi"

"Falcone aveva capito che si trovava in un gioco più ampio, quella che successivamente sarebbe emersa come trattativa Stato-Mafia" ha ricordato ancora Lodato, aggiungendo: "Oggi, 28 anni dopo, sollecito l'apertura degli archivi italiani e americani sulla trattativa Stato-Mafia, per onorare la memoria di Falcone, e per questo ho raccontato questo fatto che Falcone mi disse bonariamente". Sul perché non abbia mai scritto e rivelato il nome di Contrada, il giornalista ha ricordato che fu diffidato dallo stesso Falcone: "Mi disse ‘se tu scrivi il nome di Bruno Contrada  attribuendolo a me tu con me non avrai più alcun tipo di rapporto" ha sottolineato Lodato.

La figura di Bruno Contrada da tempo è stata collegata agli affari mafiosi e allo stesso Falcone ma dopo decenni di accuse, assoluzioni, condanne, risarcimenti, la sua storia resta ancora avvolta nel mistero. Funzionario di polizia ed agente segreto è stato capo della Mobile di Palermo  e capo della sezione siciliana della Criminalpol. Il suo nome è associato ai presunti rapporti tra servizi segreti italiani e criminalitàed è stato condannato in via definitiva nel 2007 a 10 anni di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa. la Corte Europea dei diritti dell'uomo però ha condannato lo Stato italiano poiché all'epoca dei fatti (1979-1988), il reato non era ancora previsto dall'ordinamento giuridico italiano

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