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Evaso dal carcere di Trani catturato dopo 2 mesi: “Volevo farmi una famiglia”

Daniele Arciuli, 22 anni, era ricercato dallo scorso 26 agosto, quando era riuscito a scappare dal penitenziario con un altro detenuto, costituitosi alcuni giorni dopo. Arrestata anche la compagna di un anno più giovane che era con lui al momento del blitz della polizia a Teggiano. Ora il ragazzo è di nuovo in carcere dove deve finire di scontare una condanna per omicidio.
A cura di Biagio Chiariello
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Si è conclusa dopo quasi due mesi la latitanza di Daniele Arciuli, 22 anni, evaso lo scorso 26 agosto dal carcere di Trani. Nelle scorse ore lo hanno individuato e arrestato gli agenti delle Squadre mobili delle Questure di Bari e Bat,  coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, la scorsa sera a Triggiano. "Volevo farmi una famiglia", l'unica frase che Arciuli ha detto alla gip del Tribunale di Bari Rossana De Cristofaro nell'udienza di convalida dell'arresto in flagranza.

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Quando i poliziotti ieri lo hanno trovato a Triggiano, Arciuli ha tentato la fuga sui tetti uscendo da una finestra ma, dopo un breve inseguimento, è stato raggiunto, immobilizzato e ammanettato. In compagnia del 22enne, che non ha voluto dire niente, avvalendosi della facoltà di non rispondere, c'era la fidanzata di un anno più giovane, incensurata, trovata con lui nella mansarda di Triggiano dove si erano nascosti. La 21enne da ieri è agli arresti domiciliari per favoreggiamento personale

Ora è di nuovo in carcere dove dovrà finire di scontare una condanna per concorso in omicidio aggravato e detenzione e porto illegale di arma da fuoco, commesso nel marzo 2015, con fine pena nel novembre 2024. A questo si aggiungerà il nuovo reato commesso evadendo dal carcere di Trani. Ad agosto, approfittando di un momento di distrazione delle guardie, era riuscito a scavalcare le mura di cinta del carcere, facendo perdere le proprie tracce nelle campagne limitrofe. Con lui un altro detenuto, Giuseppe Antonio De Noja, consegnatosi, invece, presso gli Uffici della Questura di Bari pochi giorni dopo.

Proseguono le indagini finalizzate a identificare tutti coloro i quali hanno favorito la fuga e la latitanza dell’uomo.

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