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Estate di San Martino a rischio, Giuliacci: “Zampata invernale attesa tra 16-18 novembre”

Il caldo anomalo sull’Italia è destinato scomparire presto e l’Estate di San Martino è a rischio. “Le temperature saranno sopra la media fino a venerdì 12, poi successivamente registreremo un ridimensionamento termico deciso” spiega il colonnello Mario Giuliacci. Il calo termico più marcato è atteso per martedì prossimo quando addirittura il freddo potrebbe spingere la neve fino a quote molto basse.
A cura di Antonio Palma
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Estate di San Martino a rischio quest’anno per l’Italia a causa di un nuovo vortice ciclonico che è in agguato sulla Penisola e rischia di mandare all’aria i consueti giorni di bel tempo e caldo di metà novembre prima dell’irruzione dell’inverno. Tutta colpa della perturbazione che si è stabilizzata da qualche giorno tra Isole Baleari e Sardegna e che riesce a influenzare il meteo in molte regioni italiane, in particolare al centro sud. In realtà la situazione meteo in questo periodo è molto varia sull’Italia dove abbiamo assistito a maltempo diffuso al sud ma anche ad un anomalo caldo dovuto alle correnti di scirocco che hanno investito meridione e regioni centrali con temperature decisamente estive. Anche i principali modelli previsionali sembrano in difficoltà a decifrare la situazione ma, secondo meteogiuliacci.it, questa fase di caldo anomalo sarà destinata a mutare già dal weekend: “Le temperature saranno sopra la media fino a venerdì 12, poi successivamente registreremo un ridimensionamento termico deciso”.

Secondo le ultime previsioni meteo, il vortice ciclonico infatti continuerà a influire sul Paese almeno fino a venerdì con giornate piovose in Sicilia sul Nordovest e le regioni costiere tirreniche ma si unirà poi a un nuovo ciclone che farà il suo capolinea dal nord ovest e minaccerà il weekend. Sia sabato sia domenica avremo di nuovo pogge a Nord così come su gran parte del Centro e localmente al Sud. Il vero freddo, però, arriverà la prossima settimana e si tratterà solo di un assaggio visto che le correnti polari per ora si limiteranno a sfiorare appena la nostra Penisola. La “prima vera zampata invernale è attesa per il periodo intorno al 16-18 novembre” spiega il colonnello Mario Giuliacci. Il calo termico più marcato è atteso per martedì prossimo quando addirittura il freddo potrebbe spingere la neve fino a quote molto basse sul versante adriatico dell’Appennino.

Le previsioni meteo a lungo termine indicano inoltre un possibile ulteriore inasprimento del freddo a partire dal 20. “Il modello americano dipinge una svolta invernale a dir poco clamorosa per il periodo dopo il 20 del mese. Si tratta di una proiezione a oltre 10 giorni, con non alta, ma in ogni caso è una possibilità che i modelli cominciano a intravedere” spiega Giuliacci. Secondo questo modello previsionale, ci sono “gelide correnti artiche che potrebbero invadere il cuore dell’Europa e da qui sconfinare pure sull’Italia, portando tra il 21 e il 23 novembre temperature decisamente invernali e nevicate fino a quote molto basse al Nord e su diverse regioni del Centro”.

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