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Esplosione nella villetta di Sant’Urbano, lo zio ha salvato i nipoti tra fiamme e fumo

Lo zio Alberto Negrello ha salvato i nipotini dall’incendio della villetta di Sant’Urbano, in provincia di Padova. L’uomo è intervenuto prima dell’arrivo dei soccorsi per aiutare il fratello Michelangelo e i suoi figlioletti.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Alina, il marito Michelangelo e i due figlioletti
Alina, il marito Michelangelo e i due figlioletti

L'esplosione che ha distrutto la sua casa sembra un evento irreale, un incubo dal quale però non riesce a svegliarsi. Michelangelo Negrello, marito di Alina Crenicean, è ancora incredulo per quanto accaduto nella mattinata del 26 marzo dopo che un'incendio ha divorato la sua abitazione. La donna stava per preparare la colazione per i figlioletti quando, forse dopo aver acceso la stufa a Pellet o premuto l'interruttore della luce, si è verificata l'esplosione. Una fuga di gas da una centralina interrata, secondo quanto spiegato dai vigili del fuoco.

Nei prossimi giorni saranno le indagini ad appurare quanto accaduto nella villetta progettata 10 anni fa da Alina e suo marito Michelangelo. La coppia aveva deciso di costruire l'abitazione poco lontano da casa dei familiari. Proprio lo zio Alberto Negrello e i parenti delle porte accanto hanno salvato i bimbi della coppia che fortunatamente se la sono cavata con poche ferite lievi.

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L'intervento dello zio per salvare i bambini

Zio Alberto Negrello è intervenuto quai immediatamente, quando le lingue di fuoco hanno avvolto l'abitazione. Senza esitare, ha raggiunto la villetta del fratello Michelangelo per aiutarlo a trarre in salvo i bambini. Prima ancora di chiamare i soccorsi, i due fratelli si sono introdotti nella casa in fiamme per aiutare i bimbi ad uscire.

Alberto Negrello ha prima preso in braccio i piccoli per metterli al sicuro in giardino e poi ha dato una mano a Michelangelo che nel frattempo con il piede aveva pestato una trave piena di chiodi.

Lontano dal rogo, è stato assistito dai soccorritori per qualche lieve ferita e diverse ciocche di capelli bruciati. "Non è niente" ha continuato a ripetere nel corso della mattinata a chi si preoccupava per lui. Nessuno dei residenti è rimasto a guardare e tutti hanno cercato di dare una mano confortando i bambini e il marito di Alina.

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