Enrico, morto a 31 anni dopo 18 anni di coma

Un calvario durato ben 18 anni: è morto ieri Enrico Mogetta, il ragazzo di 31 anni che da ben 18 viveva – o meglio, sopravviveva – in stato vegetativo, senza nessuna possibilità di recuperare. Era andato in coma subito dopo l’incidente in moto nel suo quartiere di Macerata, avvenuto quando aveva appena 13 anni. Col tempo si era stabilizzato, ma le probabilità che potesse guarire erano nulla.
Il 31enne era assistito in casa da sua madre, dalla sorella Virginia e dall’assistente Ilaria. Enrico lascia anche il cognato Mustafa, le nipotine Suad e Maryam, lo zio Claudio, i cugini Mattia e jacopo, le zie Gabriella, Danila e Graziella. Il giovane fu vittima di un incidente motociclistico il 26 dicembre del 1999 nel quartiere Collevario della città marchigiana, lo stesso in cui era nato e cresciuto. Le sue condizioni apparvero immediatamente disperate: i medici fecero di tutto per salvargli la vita, riuscendo a strapparlo alla morte ma non a una sopravvivenza fatta di una lunga agonia, durata ben 18, trascorsi tra ricoveri in ospedale, cure mediche costanti e la speranza dei familiari che, con il trascorrere degli anni, la scienza avrebbe trovato dei rimedi efficaci.
Per la famiglia Mogetta la morte di Enrico è stato l'ennesimo dramma: prima di quel terribile incidente, infatti Alberto, il padre del ragazzo, professore di storia e filosofia allo scientifico di Macerata, ebbe un arresto cardiaco, in seguito al quale era stato male per tanti anni, per poi morire.