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Elia, morto a 11 anni dopo l’influenza. Il virus ha colpito il cuore, l’autopsia non si farà

Il bambino di Lavagna (Verona) aveva l’influenza da qualche giorno, quando domenica sera è peggiorato. I genitori vogliono sapere cosa possa averlo ucciso. Secondo i medici tutto sarebbe dovuto al virus influenzale che ha colpito il cuore: un’eventualità rara, ma non impossibile. Domani pomeriggio ci saranno i funerali.
A cura di Biagio Chiariello
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Tantissimi sono i messaggi di solidarietà che in queste ore stanno arrivando alla famiglia di Elia Rizzotti, il bambino ai 11 anni di Lavagna, nel Veronese, morto improvvisamente nella notte di lunedì. Stasera ci sarà il rosario, domani alle 15 il funerale col sindaco del comune, Simone Albi, che ha proclamato il lutto cittadino: negozi chiusi dalle 15 alle 16 per permettere a tutti di dare l’ultimo saluto nella chiesa di San Pietro di Lavagno, al piccolo calciatore. Per tale motivo le bandiere degli edifici pubblici verranno disposte a mezz’asta. Lo accompagnerà l'affetto di tutti e anche la maglia dell'Hellas, la sua squadra del cuore, con il suo nome e il suo numero, il 2. I compagni di scuola del piccolo hanno scritto dei pensierini e delle dediche. Gliele invieranno simbolicamente attraverso dei palloncini che saranno lasciati volare in cielo durante la cerimonia.

Nel frattempo i genitori aspettano ancora di capire con precisione quel che è accaduto a Elia, che era un bambino sano e giocava a calcio, lo sport di cui era appassionato. Il bambino aveva l'influenza da qualche giorno quando è peggiorato sensibilmente. Arrivato domenica sera in ospedale in condizioni già compromesse, dopo che era stato colpito da un arresto cardiaco a casa, Elia è spirato la notte di lunedì, nella terapia intensiva pediatrica di Borgo Trento. I medici parlano di un virus che ha colpito il cuore e, come evidenzia L’Arena, l’autopsia non si farà: sono bastate le analisi dei prelievi. Gli amici intanto hanno aperto un conto per sostenere la famiglia Rizzotti e ricordare così il bimbo.

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