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Eleonora muore a 13 anni, dopo anni la mamma avrà il suo ultimo tema dalla scuola: “Ho pianto”

La storia di mamma Sabrina Bergonzoni che nelle scorse ore ha ricevuto la lieta notizia della ex scuola della tredicenne e lunedì potrà leggere finalmente quel tema.
A cura di Antonio Palma
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In quell'ultimo tema di scuola, scritto pochi mesi prima di morire, sono racchiusi gli ultimi pensieri della figlia, deceduta a soli 13 anni dopo una lunga battaglia contro un osteosarcoma, un aggressivo cancro alle ossa. Per questo la mamma della piccola Eleonora ha cercato in tutti i modi di rientrare in possesso di quel testo, scontrandosi con burocrazia, leggi ottuse e muri di gomma nelle istituzioni ma riuscendo infine a ottenere il via libera tra le lacrime. È la storia di mamma Sabrina Bergonzoni che nelle scorse ore ha ricevuto la lieta notizia della ex scuola della tredicenne e lunedì potrà leggere finalmente quel tema.

“Appena sono stata contattata dalla dirigente ho pianto” ha ammesso Sabrina Bergonzoni sui social dove da anni si batte per tante battaglie in onore della figlia scomparsa, per aiutare chi si trova nelle sue stesse condizioni e chi ci sta passando ora per impedire che anche loro si ritrovino davanti a difficoltà che dal singolo appaiono insormontabili e che spesso sono facilmente superabili con la buona volontà e la comprensione di chi è nelle istituzioni.

“Lunedì ritirerò il tema di Eleonora, pare si tratti di un tema leggero e dolce. Grazie a tutti coloro che mi hanno contattato, alla vicinanza di tante persone e delle istituzioni, ai giornalisti” ha scritto Sabrina che da anni cercava di avere accesso a quel tema ma solo grazie agli appelli sui giornali è riuscita ad arrivare al risultato. “Tutte le telefonate e le mail non avevano ricevuto risposta, nessuno mi ha indicato la procedura probabilmente perché li ho contattati non seguendo la procedura” ha raccontato la signora Bergonzoni.

“Ci sono delle leggi, c'è il diritto amministrativo, le procedure, ok, ma se un genitore chiama e ti racconta un dramma potrebbe esserci qualcuno che ti indichi la procedura invece di indicarti di inviare una mail a qualcuno che non risponderà? Ed è mai possibile che se non usi PEC o raccomandate ci si senta in diritto di ignorare una richiesta?” Si è chiesta.

Del resto, come ha spiegato lei stessa, “il viaggio era importante quanto la meta” perché “l'ascolto delle famiglie è il tema centrale di questo polverone”. “Ho creato e agito grazie a persone meravigliose che ho incontrato nelle istituzioni e ne ho conosciute altre. Speriamo ci sia un briciolo di attenzione e di umanità in più in futuro e che ci siano sempre meno burocrati. Insieme i muri di gomma si possono abbattere, uno ad uno” ha concluso la donna

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