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È morto Gianni Bisiach, il giornalista e scrittore aveva 95 anni

Giornalista e scrittore, Gianni Bisiach era conosciuto al grande pubblico soprattutto per le inchieste e gli speciali di storia. In particolare noti sono i servizi per il Tv7 e per il Tg1 e la storica e seguitissima rubrica dal titolo “Un minuto di storia”.
A cura di Antonio Palma
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È morto Gianni Bisiach. Il giornalista e scrittore si è spento all’età di 95 anni oggi domenica 20 novembre 2022 a Roma.

Gianni Bisiach si è spento nelle scorse ore in una rsa romana in cui era ricoverato da lungo tempo. Dopo i funerali sarà seppellito a Gorizia, dove era nato il 7 maggio del 1927 e alla quale era sempre rimasto legato.

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A confermare la notizia è l’avvocato Giorgio Assumma, suo amico di lunga data interpellato dall’Ansa. "Purtroppo questa mattina sono stato svegliato da una telefonata della segretaria di Gianni, che mi informava della sua scomparsa. Gianni non aveva parenti e quindi con un po’ di amici stiamo cercando di organizzare una camera ardente e un saluto, su cui informeremo più tardi" ha spiegato Assumma all’Adnkronos.

Gianni Bisiach con il Presidente Pertini a piazzale Loreto
Gianni Bisiach con il Presidente Pertini a piazzale Loreto

Giornalista e scrittore, Gianni Bisiach era conosciuto al grande pubblico soprattutto per le inchieste e gli speciali di storia che aveva firmato e registrato per la Rai. Il massimo della popolarità infatti lo ha raggiunto con il giornalismo televisivo e radiofonico in Rai realizzando inchieste e servizi rimasti nella storia per il tg e dando vita a trasmissioni di altissimo livello.

Bisiach intervista il Capo dello Stato Oscar Luigi Scalfaro
Bisiach intervista il Capo dello Stato Oscar Luigi Scalfaro

In particolare noti sono i servizi per il Tv7 e per il Tg1 per il quale aveva curato per anni una storica e seguitissima rubrica dal titolo “Un minuto di storia”. Nel corso della sua carriera, aveva però realizzato migliaia di servizi, inchieste e speciali dei programmi culturali tv oltre a puntate e speciali di storia.

Bisiach con Michail Gorbaciov
Bisiach con Michail Gorbaciov

Tra i primi a ricordare la figura oggi, è il sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna che lo definisce "una persona straordinaria, come tutta la sua vita". Questo il suo lungo ricordo:

Un grande, grandissimo goriziano. Gianni Bisiach non c'è più. Se n'è andato, alla bella età di 95 anni, gran parte dei quali vissuti alla ricerca del mondo, direi dell'uomo, in ogni suo aspetto, in ogni suo segmento raccontandolo in modo magistrale e spesso contribuendo a cambiarlo in meglio. Gli telefonavo ad ogni compleanno per fargli gli auguri ed era sempre un grande piacere.Nel 2011 gli era stato conferito il Premio Patroni "Città di Gorizia" che lui aveva davvero apprezzato.Molti lo ricordano come un grande giornalista, qual'era, profondo conoscitore dei costumi e della politica nazionale e internazionale ma è stato anche scrittore, medico, conduttore radiofonico e televisivo e regista.Era nato a Gorizia, nel 1927 e si era diplomato nel 1946 al liceo scientifico della città per poi spiccare il volo. Due lauree in medicina con il massimo dei voti, una delle quali in Africa, spaziando in varie specialità e lavorando con i più grandi luminari dell'epoca fra cui Franco Basaglia. Contemporaneamente coltivava una sua grande e precoce passione, già emersa quando viveva a Gorizia, quellà del cinema, collaborando con mostri sacri come Cesare Zavattini, Michelangelo Antonioni e Roberto Rossellini. Nel 1969 realizza il film I due Kennedy, prodotto da Angelo Rizzoli e Alfredo Bini e insignito del Premio Spoleto Cinema 1970 a pari merito con Luchino Visconti (La caduta degli dei) e Federico Fellini (Fellini Satyricon).Nel 1978 Saddam Hussein, vicepresidente della Repubblica dell'Iraq, lo invitò a Baghdad per il Festival del Film antimperialista, con una delegazione formata da Sergio Amidei (sceneggiatore del film Roma città aperta), il regista Ettore Scola e Gina Lollobrigida. Saddam Hussein accompagnò Bisiach a visitare il Paese (Babilonia, Bassora) e gli assegnò il premio per il film I due Kennedy.Il massimo della popolarità lo raggiungerà con il giornalismo televisivo e radiofonico in Rai realizzando inchieste e servizi rimasti nella storia per il tg e dando vita a trasmissioni di altissimo livello.Nel 1965 realizzò l'inchiesta "La pena di morte nel mondo" con la collaborazione di Robert Kennedy: salverà dalla camera a gas di San Quintino il condannato a morte Dovie Carl Mathis, fornendogli i mezzi per un'efficace difesa.Questo e molto, molto altro era Gianni Bisiach. Per cui oso dire che non solo Gorizia ma l'intera società internazionale perde uno straordinario quanto forse ineguagliabile testimone dei tempi.A nome di tutta la città esprimo sentite condoglianze ai familiari.Ciao Gianni, fai buon viaggio

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"Sono profondamente rattristato per la scomparsa di Gianni Bisiach, uno dei protagonisti della storia del giornalismo italiano del secondo Novecento che ha dato molto alla RAI e più in generale alla televisione nazionale. Ero legato a lui da sincera amicizia in un rapporto personale al quale devo molto. Esprimo sincero cordoglio a nome mio e del governo per questo grave lutto che colpisce il mondo della cultura" ha dichiarato il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, dopo aver appreso della morte di Gianni Bisiach.

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