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Due cugini trovati morti nel Catanese, fermato un agricoltore: “Uccisi mentre rubavano limoni”

Due uomini di 29 e 30 anni sono stati uccisi in un fondo agricolo di Acireale, nel catanese. Secondo una prima ipotesi investigativa potrebbe trattarsi di due ladri di agrumi. C’è un fermo.
A cura di Susanna Picone
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C'è un fermo per il duplice omicidio di Acireale: Giuseppe Battiato, classe 1950, pensionato e incensurato proprietario terriero del fondo in cui sono stati trovati morti due uomini di 29 e 30 anni, avrebbe confessato di aver sparato ai due cugini. Le vittime, trovate in un fondo agricolo di Acireale, nel Catanese, sono Virgilio Cunsolo Terranova e Vito Cunsolo: secondo una prima ipotesi investigativa sarebbero stati ladri di agrumi.

L'uomo che è stato fermato ha fatto ritrovare sia l'arma utilizzata per il duplice omicidio – una pistola "che teneva sotto il cuscino per il timore di subire ulteriori minacce e furti, come negli anni passati era già avvenuto" – che il cellulare di una delle vittime. Avrebbe sparato e poi trasportato i due corpi nel luogo del ritrovamento con una carriola adibita al trasporto dei limoni.

Sul posto per le indagini sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Acireale e del Comando provinciale di Catania. I due cadaveri – entrambe le vittime erano del catanese, del popoloso rione di Librino – sono stati trovati in un agrumeto nella frazione di Pennisi. A trovare i due corpi ormai senza vita sono stati i carabinieri dopo che alcuni parenti dei due uomini avevano attivato le loro ricerche visto che la sera non avevano fatto rientro a casa e nessuno dei due rispondeva al cellulare.

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Secondo la prima ricostruzione, i due corpi sono stati trovati all’aperto, coperti da alcune frasche. La Procura di Catania ha aperto un'inchiesta per duplice omicidio. Le abitazioni circostanti al luogo in cui sono stati trovati morti i due uomini hanno diverse telecamere ben visibili e posizionate sulla strada per cui appare difficile pensare di poter agire senza lasciare tracce.

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I carabinieri per tutta la notte hanno sentito amici e parenti delle vittime. Ieri a tarda sera ad Acireale sono giunti molti conoscenti che abitavano al Villaggio Sant'Agata e per un po' ci sono stati momenti di tensione con i militari dell'Arma.

Davanti al magistrato, Battiato ha ammesso le sue responsabilità fornendo i dettagli della vicenda. "I rilievi effettuati dalla Sezione Investigazioni Scientifiche del Reparto operativo del Comando provinciale dei Carabinieri di Catania e l'ispezione cadaverica effettuata da un medico legale – fa sapere la Procura – hanno allo stato confermato la versione dell'uomo nell'attesa comunque dei necessari esami autoptici e degli ulteriori accertamenti investigativi per dare riscontro alle dichiarazioni dell'uomo". Battiato è stato rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza.

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