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Dramma sul lavoro in cantiere: Angelo cade e muore, si era candidato alle Comunali a Paternò

La vittima è Angelo Salvatore Aiosa, 61enne conosciuto a Paternò come muratore esperto e organizzatore di eventi che si era candidato alle scorse amministrative.
A cura di Antonio Palma
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Ennesima tragedia sul lavoro nella mattinata di oggi, mercoledì 29 giugno. Un lavoratore è morto a seguito di una violenta caduta in un cantiere edile su cui si trovava mentre stava eseguendo dei lavori in un'abitazione privata. Il dramma si è consumato nella prima mattinata a Paternò, nel Catanese, dove l’uomo viveva e si era recentemente candidato anche alle elezioni comunali.

La vittima è Angelo Salvatore Aiosa, 61enne conosciuto in città come muratore esperto e organizzatore di eventi. Sul drammatico incidente sul lavoro che gli è costato la vita ora la Procura di Catania ha aperto un'inchiesta e incaricato carabinieri degli accertamenti del caso.

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Secondo una prima ricostruzione dei fatti, la vittima era al lavoro su un ponteggio quando è improvvisamente caduto, per poi essere schiacciato da un montacarichi che ha ceduto. L'uomo è deceduto sul colpo, per lui inutili i soccorsi del 118.

La tragedia ha sconvolto la comunità locale dove centinaia sono i messaggi di cordoglio e dolore. “Fino a ieri sera a Piazza Santa Barbara ridevamo e scherzavamo. Stamattina il destino crudele causa un incidente sul lavoro ha portato con sé Angelo Aiosa, un mio carissimo amico d'infanzia, candidato alle scorse amministrative, nonché organizzatore di eventi soprattutto nella sua amata Piazza Tricolore” ha scritto il candidato a sindaco del centrodestra Alfio Virgolini, aggiungendo: “Legato al dolore della famiglia, mi permetto di esprimere le mie più sentite condoglianze rivolgendo una preghiera affinché possa la Sua anima riposare in pace”.

Unanime la condanna dei sindacati per la tragedia sul lavoro. “Con rabbia e dolore apprendiamo dell'incidente sul lavoro a Paternò che è costato la vita a un operaio edile. Servirebbe più prevenzione perché non si debba sempre e solo affidare ad accertamenti postumi la richiesta di verità e giustizia che viene dalle famiglie delle vittime", affermano Enza Meli e Nino Potenza, segretari generali di Uil e Feneal Catania, che aggiungono: "Prima che Stato e Regione si decidano a fare qualcosa, quanti altri morti di lavoro dovremo ancora piangere?".

“Siamo sgomenti avendo appreso la notizia dell’ennesima tragica morte bianca sul lavoro nella nostra area metropolitana. Ancora una volta un lavoratore tristemente protagonista di una carneficina che anche dalle nostre parti non accenna affatto ad arrestarsi“, dice il segretario territoriale della Ugl di Catania, Giovanni Musumeci, aggiungendo: “Si deve lavorare per vivere e non vivere per lavorare, rischiando di poter diventare un caduto sull’altare del servizio”.

“Continueremo a contare i morti sino a quando la sicurezza nei cantieri grandi come in quelli piccoli o domestici, non sarà garantita. La rabbia che accompagna il dolore delle perdite non ci abbandonerà” sottolineano il segretario generale della Cgil di Catania, Carmelo De Caudo, e il segretario della Fillea Cgil, Vincenzo Cubito.

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