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Dramma in vacanza, Pierangelo si tuffa e non riemerge più: trovato cadavere in mare

La vittima, il 50enne veneto Pierangelo Cauzzo, era in vacanza in una rinomata località balneare egiziana sul Mar Rosso. Al momento del ritrovamento del cadavere l’uomo indossava la sua tuta da sub. Questa circostanza fa ipotizzare agli inquirenti locali che l’uomo si sia tuffato per una immersione e che sia stato vittima di un malore o un incidente.
A cura di Antonio Palma
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Drammatica scoperta nelle scorse ore al largo delle coste di Marsa Alam, rinomata località balneare egiziana sul Mar Rosso. In mare le autorità locali hanno rivenuto il corpo ormai senza vita di un turista cinquantenne nostro connazionale. La vittima è il 50enne veneto Pierangelo Cauzzo, arrivato nel Paese africano per una breve pausa dal suo lavoro tra relax in spiaggia ed escursioni in mare tra la barriera corallina. Proprio durante una delle escursioni in mare sarebbe avvenuta la tragedia che ha trasformato la villeggiatura in dramma. Al momento del ritrovamento del cadavere, infatti, l'uomo indossava la sua tuta da sub. Questa circostanza fa ipotizzare agli inquirenti locali che l'uomo si sia tuffato per una immersione e che sia morto durante la nuotata sottacqua.

Le autorità egiziane hanno informato dell'accaduto il nostro ministero degli Esteri che quindi ha avvisato i carabinieri della Compagnia di Cittadella che a loro volta hanno dovuto dare la terribile notizia alla famiglia della vittima in Italia. Pierangelo Cauzzo, originario di San Giorgio in Bosco, in provincia di Padova, faceva il rappresentante orafo, non era sposato e viveva ancora con i genitori. Sulla sua morte proseguono ora le indagini della polizia egiziana che ha anche perquisito la stanza dell'albergo in cui risiedeva. Dai primi accertamenti pare non sia emerso nulla di sospetto e quindi si esclude la morte violenta. Le ipotesi sono quella di un malore o di un incidente in acqua. Per fugare ogni dubbio la salma sarà ora sottoposta ad autopsia al Cairo prima di rientrare in Italia, probabilmente entro cinque giorni. "Era un ragazzo d'oro, una persona sempre gentile e disponibile. Aveva molti hobby e praticava diversi sport tra cui la pesca e il nuoto perciò non era uno sprovveduto. Forse è stato vittima di un tragico incidente" ha commentato il sindaco di San Giorgio in Bosco

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