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Dramma in Messico, barista di Livorno di 33 anni muore folgorato mentre pesca con gli amici

Michele Arimondi, trentatreenne di Livorno, è morto in vacanza in Messico sotto gli occhi degli amici in seguito a un tragico incidente. L’amo della sua canna da pesca si è impigliato in un cavo dell’alta tensione e la forte scarica elettrica non gli ha dato scampo. Le autorità locali hanno disposto l’autopsia sul corpo.
A cura di Susanna Picone
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Michele Arimondi in una foto pubblicata su Facebook
Michele Arimondi in una foto pubblicata su Facebook

Un giovane italiano di trentatré anni è morto davanti ai suoi amici mentre si trovava in vacanza in Messico. Si tratta di Michele Arimondi, livornese che era andato in vacanza a Puerto Escondido. A quanto ricostruito, il giovane italiano stava pescando quando dopo un lancio l’amo della canna si è impigliato in un cavo dell’alta tensione. La scarica elettrica è stata terribile e Michele è morto folgorato praticamente all’istante. La tragedia si è consumata davanti ai suoi compagni di viaggio, che non hanno potuto far nulla per salvarlo.

La vacanza in Messico con gli amici – L'incidente mortale in Messico risale a domenica 16 febbraio. Il trentatreenne, secondo quanto riportato dai media, era arrivato pochi giorni prima in Messico per una vacanza e sopratutto per divertirsi con il suo hobby, la pesca sportiva. “Non c’era anno che non decidesse nei mesi invernali, quando il lavoro glielo permetteva, di volare in America Latina a caccia dei paradisi marini più belli e pescosi”, il racconto commosso di un amico di Michele. "Era un ragazzo d’oro, amato e benvoluto da tutti", le parole al Tirreno del titolare del Parco di Marina del Boccale, Enrico Camici. "Si dice sempre così quando una persona muore ma nel suo caso non si potrà mai affermare il contrario. Sempre sorridente, solare e socievole, sapeva stare a contattato con il pubblico meglio di ogni altra persona che io abbia mai conosciuto nella vita. Michele non ti dimenticheremo mai".

La vittima aveva un chiosco in spiaggia a Livorno – Il giovane livornese viene descritto come un grande appassionato di mare: nella sua vita aveva fatto il bagnino sulla spiaggia del Boccale, periferia sud di Livorno, e poi era diventato un piccolo imprenditore rilevando un chiosco sulla stessa spiaggia. Come pescatore aveva partecipato a tantissime gare e anche a diversi campionati italiani. Le autorità giudiziarie messicane hanno disposto sul corpo dell’italiano l’autopsia, poi sarà dato il nullaosta per il rientro della salma in Italia.

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