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Dramma a Isernia, allevatore cade nel crepaccio e muore per salvare la mucca

La vittima è Bruno Pallotta, 49enne allevatore di Capracotta, titolare dello storico e omonimo caseificio molisano. L’uomo è caduto in un crepaccio profondo 80 metri, ha chiamato i soccorsi ma, a causa della zona impervia e della nebbia che ha impedito all’elicottero di atterrare, ha dovuto attendere l’arrivo di una squadra di emergenza del soccorso alpino a piedi.
A cura di Antonio Palma
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Tragedia nelle scorse ore in Molise, un allevatore è morto dopo ore di agonia sul monte San Nicola dove era caduto accidentalmente in un crepaccio per salvare una sua mucca. La vittima è Bruno Pallotta, 49enne allevatore di Capracotta, titolare dello storico e omonimo caseificio molisano.  La tragedia si è consumata tra il pomeriggio e la sera di lunedì nel territorio del comune di Agnone, in provincia di Isernia. Erano circa le 14 quando l'uomo, nel tentativo di recuperare una delle sue mucche al pascolo, è scivolato ed è caduto in un crepaccio profondo 80 metri. Nonostante la rovinosa caduta e le ferite riportate nell'impatto, il quarantanovenne è rimasto vigile ed è riuscito a chiedere aiuto col cellulare ma causa della zona impervia i primi soccorritori lo hanno raggiunto solo dopo diverse ore quando era già svenuto. Durante il trasporto in ospedale Bruno Pallotta è morto per le lesioni riportate nella caduta.

Dopo l'sos, i soccorritori erano riusciti a individuare l'allevatore a circa 1400 metri di quota. Era partito subito un elicottero di emergenza da Pescara ma, a causa della zona impervia e della fitta nebbia, pur sorvolando la zona, il velivolo non ha potuto recuperare il ferito. L'uomo ha dovuto attendere l'arrivo di una squadra di emergenza del soccorso alpino e dei vigili del Fuoco che ha raggiunto a piedi la zona intorno alle 21. Al loro arrivo, diverse ore dopo l'allarme, però, l'allevatore era già svenuto e in condizioni critiche. I sanitari hanno provato a praticargli  le prime cure sul posto prima del trasporto su una barella a spalla. Durante il tragitto verso valle, però, le condizioni si sono aggravate ulteriormente e a nulla sono valse le terapie di rianimazione messe in atto dai soccorritori.

La notizia ha sconvolto la comunità locale dove la famiglia del 49enne è molto conosciuta per lo storico caseificio. "Era un grande lavoratore, scrupoloso ed attento. Veniva spesso negli uffici del servizio veterinario per assolvere tutte le incombenze della sua attività; è una grande perdita ed una tragedia immane per la nostra comunità" ha dichiarato  il sindaco Candido Paglione . La salma di Bruno Pallotta è stata trasferita nell'obitorio dell'ospedale Veneziale di Isernia a disposizione dell'autorità giudiziaria

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