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Dossier illegali alla Telecom, chiesti due anni per Tronchetti Provera

Per i pm Tronchetti Provera sapeva della provenienza illecita di quei file ma li ha comunque utilizzati, invece per la difesa la tesi dell’accusa è “lacunosa e contraddittoria”.
A cura di Antonio Palma
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Due anni di reclusione per Marco Tronchetti Provera, è questa la richiesta del procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo nell'ambito del processo a carico del presidente di Pirelli accusato di ricettazione per i presunti dossier illegali raccolti dalla security di Telecom Italia quando era a capo dell'azienda. Durante la requisitoria di lunedì il Pm ha sostenuto che Tronchetti Provera ha utilizzato, pur sapendo la sua provenienza, un dossier illecito prodotto dalla Security Telecom, riguardante materiale informatico sottratto illecitamente alla multinazionale delle investigazioni Kroll, e ha chiesto per l'imputato anche il pagamento di una multa da 5mila euro.

Provera rigetta le accuse – L'avvocato della Difesa, Roberto Rampioni, in una nota ha definito invece la tesi dell'accusa "lacunosa e contraddittoria" perché "fonda in tutta evidenza le proprie ragioni sul principale teste d'accusa, che però ritiene attendibile solo a fasi alterne, ed è contraddistinto da marcate illogicità che hanno accompagnato fin dall'origine tutto il procedimento". Dal suo canto Tronchetti Provera che ieri era atteso in aula per l'esame ha rinunciato all'interrogatorio e non si è presentato in tribunale. L'azionista di Pirelli del resto nel marzo scorso aveva già reso dichiarazioni spontanee sostenendo di non essere mai stato a conoscenza della provenienza illecita del cd contenente i file hackerati.

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