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Donatella diventa madre dopo il tumore e la chemio: “Voglio dare speranza, oggi si può”

La piccola Giorgia è venuta al mondo appena tre anni dopo che a mamma Donatella era stato diagnosticato un tumore al seno. “Quello che le mamme provano quando vedono il loro figlio per la prima volta io lo provo tutti i giorni. Voglio che tutte le donne non perdano la speranza” dice.
A cura di Biagio Chiariello
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“Voglio dare speranza alle tante giovani donne che, nonostante una diagnosi di tumore, sperano di poter diventare madri. Io non voglio illudere nessuno perché le variabili sono tante, ma oggi la possibilità c’è e io ne sono testimone”. A parlare è Donatella Cintura, una donna fortissima. Una madre che è riuscita a battere la malattia e la chemioterapia e a dare alla luce Giorgia, venuta al mondo appena tre anni dopo che alla donna era stato diagnosticato un tumore al seno. Come si legge su L’Adige, Donatella, 40 anni, ieri è stata protagonista del convegno organizzato dall’Anvolt, al centro del quale c’era proprio la fertilità e la gravidanza nelle donne con tumore. Accanto a lei il papà della piccola Giorgia, Francesco Pergher.

La storia di Donatella inizia nel dicembre del 2014. La dottoressa Antonella Ferro, oggi coordinatrice della rete clinica senologica, le dà la notizia terribile: tumore al seno, chemioterapia di sei mesi e poi cinque anni di terapie ormonali da mettere in programma. Non proprio una passeggiata per una 37enne (all’epoca) che spera di diventare madre. “Io non volevo un figlio a tutti i costi, ma era nei miei progetti – racconta Donatella – Finita la chemioterapia la mia idea di maternità era sempre lì, nel mio cuore e nella mia testa. La dottoressa Ferro mi parlò di uno studio in corso sulla possibilità di interrompere per un certo periodo la terapia ormonale. Andai a Milano dal dottor Peccatori e lui mi disse che potevo farlo, ma avrei dovuto prima concludere almeno 18 mesi di terapia ormonale”.

È il febbraio del 2016, quando la donna sospende le cure e un anno dopo, il 10 aprile 2017, il test di gravidanza risulta positivo. “Sono consapevole che ogni caso è unico e diverso, ma voglio dare speranza. Quando facevo io la chemio – continua Donatella – e leggevo storie di donne che avevano poi avuto figli notavo che tutte erano molto giovani e non avevano avuto bisogno di sospendere la terapia. Se sono qui è anche per un grande senso di gratitudine verso i medici che ho incontrato e verso la ricerca”. Giorgia è nata il 26 dicembre scorso e quel giorno sua madre ha capito di aver sconfitto quel male che aveva dentro di sé. “Se il tumore ti toglie la possibilità di dare vita quel tumore uccide la vita. A me non ha spaventato l’idea di dover affrontare la chemio, ma piuttosto il fatto di non poter scegliere se avere un figlio o meno”, dice. E conclude: “Oggi mi reputo estremamente fortunata perché vivo una maternità speciale. Quello che le mamme provano quando vedono il loro figlio per la prima volta io lo provo tutti i giorni. È un’emozione specialissima”.

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