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Dolori a braccio e ascella, per il medico è artrite: 54enne di Sassari muore per tumore al seno

La donna era stata colpita da un tumore al seno che, non curato, l’ha uccisa all’età di 54 anni. Secondo l’accusa il medico di famiglia non avrebbe riconosciuto i segnali del tumore e l’avrebbe curata a lungo per una artrite nonostante i disturbi della signora aumentavano. Ora è accusato di omicidio colposo.
A cura di Antonio Palma
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Per mesi aveva lamentato disturbi fisici anche gravi come dolori e gonfiori che si estendevano dal braccio fino all'ascella e che il medico di famiglia però aveva bollato come semplici sintomi di una artrite. In realtà la donna era stata colpita da un tumore al seno che, non curato, le ha portato metastasi su tutto il corpo che infine l'hanno uccisa all'età di 54 anni. È la storia di una donna sassarese originaria di Castelsardo, Maria Maddalena Lai, per la cui morte ora è finito sotto processo il suo medico di famiglia con l'accusa di omicidio colposo. I fatti risalgono ad alcuni anni fa quando la donna ha iniziato ad aver i primi sintomi della malattia e si è rivolta al medico di fiducia. Questo, secondo l'accusa, non avrebbe riconosciuto i segnali di un tumore al seno e l'avrebbe curata a lungo per una artrite nonostante i disturbi della signora aumentavano di mese in mese fino al decesso per complicazioni ai polmoni nel novembre del 2017.

Secondo le accuse del Pm, Paolo Piras, che ha chiesto il rinvio a giudizio, il  medico 71enne non avrebbe riconosciuto i chiari sintomi di quel tumore e dunque non avrebbe messo in atto tutte le terapie necessarie che avrebbero potuto salvare la donna. La 54enne era stata curata con semplici antinfiammatori e mai le sarebbe stato consigliato di fare esami specialistici che avrebbero potuto chiarire i motivi dei disturbi né le è stato consigliato di rivolgersi a un oncologo. La donna più volte si era recata dal suo medico lamentando dolore e gonfiore dalla mano destra fino all'ascella ma lui non aveva ravvisato nulla di grave. La donna infine si è aggravata ed è morta due anni fa per "infezione polmonare quale complicanza di un carcinoma mammario pluri-metastatico".

Dopo la denuncia dei familiari della donne e le relative indagini della Procura, il pm ha chiesto il rinvio a giudizio dell'uomo accusato di "colpa consistita in negligenza, imprudenza e imperizia". L'udienza preliminare del processo  si è aperta in queste ore al tribunale di Sassari nell'Aula presieduta dal Gup Carmela Rita Serra davanti alla quale la famiglia della donna, rappresentata dall'avvocato Antonio Secci, si è costituita parte civile. Una udienza breve che è stata aggiornata al 3 dicembre prossimo.

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