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Discoteche chiuse, ma non al Riobò di Gallipoli: “Ai compleanni si conoscono e possono ballare”

Le parole a Fanpage.it di Davide Cicchella, direttore artistico e marketing del Riobò, in Salento, dopo la segnalazione di alcuni lettori di video pubblicati nelle ore scorse in rete da diversi utenti dei social, che mostrano ragazzi e ragazze mentre ballano sprovvisti di dispositivi di protezione, nonostante il divieto in vigore da circa una settimana.
A cura di Biagio Chiariello
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"Da una settimana, da quando c'è stata la chiusura, stiamo facendo delle cene-spettacolo, con 200 persone, un dj che mette musica e un vocalist. Appena vediamo che la situazione si agita un po', abbassiamo la musica, è inevitabile. Però non è una serata da discoteca, una classica serata da Riobò, non c'è neanche la pista, dove ci sono i tavoli da cena". Questa la replica a Fanpage.it del noto locale Riobò, in Salento, dopo la segnalazione di alcuni lettori di video pubblicati nelle ore scorse in rete da diversi utenti dei social, che mostrano ragazzi e ragazze mentre ballano sprovvisti di dispositivi di protezione, nonostante il divieto in vigore da circa una settimana. "Può darsi che se è uscito qualche video di gente che balla, si trattava di un compleanno. Gli invitati del compleanno possono ballare perché si conoscono" spiega ancora Davide Cicchella, direttore artistico e marketing del Riobò.

Lo scorso 16 agosto il governo ha disposto il divieto di ballare in tutta Italia e l’obbligo i mascherine la sera nei luoghi della movida fino al 7 settembre. La decisione arriva dopo una riunione con i governatori in base al Dpcm del 7 agosto e alla nuova ordinanza di Roberto Speranza. "Sono sospese, all’aperto o al chiuso, le attività del ballo che abbiano luogo in discoteche, sale da ballo e locali assimilati destinati all’intrattenimento o che si svolgono in lidi, stabilimenti balneari, spiagge attrezzate, spiagge libere, spazi comuni delle strutture ricettive o in altri luoghi aperti al pubblico", recita l'ordinanza alla firma del ministro della Salute, che dice: "Diamo un segnale al Paese che bisogna tenere alta l'attenzione. La nostra priorità deve essere riaprire le scuole a settembre in piena sicurezza”.

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