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“Dammi 200mila euro e faccio assumere tuo figlio”. Un arresto in Puglia

Un uomo di Massafra (Taranto) è stato denunciato per aver estorto circa 200mila euro a un “amico” in cambio di un aiuto a far assumere suo figlio.
A cura di Davide Falcioni
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Millantava amicizie in una nota azienda, così ha promesso a un collega di far assumere suo figlio in cambio di somme di denaro necessarie per "sistemare la documentazione".

In questo modo, nel giro di circa 5 anni, un uomo sarebbe riuscito ad ottenere dai genitori della persone alla ricerca di un lavoro 200mila euro. Per questo un 40enne di Massafra, in provincia di Taranto, è stato arrestato dalla Polizia con le accuse di truffa aggravata in concorso, estorsione, furto e sostituzione di persona. Per gli stessi reati è stata denunciata la convivente.

La vicenda è iniziata nel 2017, quando l'addetto di una Cooperativa operante nel settore della manutenzione e della cura del verde nella città di Massafra ha  iniziato un rapporto di amicizia con un collega della stessa cooperativa, neo assunto, al quale ha confidato la sua preoccupazione per il figlio che, malgrado i numerosi tentativi, non era ancora riuscito a trovare un lavoro stabile.

L'"amico" – mai come in questo caso le virgolette sono d'obbligo – ha colto la palla al balzo per trasformare quella richiesta d'aiuto in una speculazione. L'uomo ha infatti confidato di conoscere la "persona giusta" che avrebbe potuto risolvere il problema del ragazzo: un fantomatico ingegnere che avrebbe lavorato presso una nota azienda di Massafra e che avrebbe avuto la possibilità di far assumere in fabbrica il figlio del collega.

Fin qui niente di troppo strano, se non fosse che questo "favore" avrebbe necessitato del versamento di ingenti somme di denaro. Dopo la consegna ripetuta di soldi, l'operaio si è insospettito ed ha preteso di parlare con l'"ingegnere": a quel punto il collega che prometteva l'assunzione ha confidato di essere già stato in carcere per possesso d'armi, esplosivi e per droga riferendo di aver conosciuto esponenti di spicco della criminalità organizzata tarantina e di vantare numerose amicizie con pregiudicati della zona. Dopo anni di minacce e vessazioni, l'uomo è stato denunciato.

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