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Covid 19

Covid. “Mortalità più che raddoppiata negli ultimi due mesi. Superati i valori della prima ondata

Il nuovo report dell’Altems (Università Cattolica di Roma). Si è passati dal 14,53 per 100mila abitanti al 33,4%. La curva della mortalità non cala come ci sarebbe aspettati “per via della continua crescita dell’età media dei contagiati e per la mancanza di modelli (e strumenti) omogenei di gestione dei malati covid a domicilio, nonostante le linee di indirizzo del Ministero della Salute”.
A cura di Biagio Chiariello
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Più che raddoppiata negli ultimi due mesi la mortalità per Covid in Italia: è passata da 14,53 per 100.000 abitanti a 33,40 per 100.000 abitanti. Il periodo preso in esame è quello che va dal 17 ottobre al 15 dicembre, e il valore dell’ultimo mese supera il valore soglia individuato, ossia al valore massimo che questa dimensione epidemiologica ha assunto in Italia: nei 30 giorni tra il 19 marzo ed il 17 aprile 2020 (32 per 100.000 abitanti). Il dato campeggia oggi nel nuovo report dell'Altems (Università Cattolica di Roma).

Lo studio

Lo studio chiarisce che "anche se nella maggior parte delle Regioni il contagio cresce a ritmi inferiori rispetto al mese di novembre il contagio non si è ‘raffreddato' soprattutto in alcune Regioni, come il Veneto – si legge nel documento – la curva della mortalità non scende come ci sarebbe aspettati per via della continua crescita dell'età media dei contagiati e per la mancanza di modelli (e strumenti) omogenei di gestione dei malati covid a domicilio, nonostante le linee di indirizzo del Ministero della Salute". L'analisi pubblicata oggi riguarda le 21 Regioni e Province Autonome con attenzione particolare a quelle in cui è stato maggiore il contagio (Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna, Marche e Lazio). Per quanto riguarda le terapie intensive, secondo l'analisi Altems, le regioni che hanno evidenziato più ingressi durante l'ultima settimana sono il Veneto, la Puglia e la Valle d'Aosta.

Letalità

Il valore massimo della letalità del Covid in Italia è stato pari al 61,80 decessi per 1.000 casi positivi e si è registrato nei 7 giorni tra il 18 ed il 24 marzo 2020. Nell’ultima settimana (9 – 15 dicembre 2020) il dato più elevato si registra nella PA di Trento pari a 15,94 x 1.000; la letalità grezza apparente, a livello nazionale, è pari al 5,08 decessi per 1.000 (in aumento rispetto alla scorsa settimana 4,78 per 1.000).

Mortalità

Nell’ultima settimana, la mortalità grezza apparente (numero di pazienti deceduti nell’ambito della popolazione di riferimento nell’intervallo di tempo considerato), a livello nazionale, è pari a 6,84% per 100mila abitanti (in calo rispetto alla scorsa settimana 6,96%). Il Friuli-Venezia Giulia ha superato notevolmente il valore soglia registrando una mortalità grezza pari a 14,61% per 100mila abitanti, a seguire il Veneto a 12,00%.
La mortalità corrisponde al numero di pazienti deceduti in rapporto alla popolazione di riferimento nell’intervallo di tempo considerato. È stata individuata, come soglia di riferimento, il valore massimo che questa dimensione epidemiologica ha assunto in Italia: nei 7 giorni tra il 26 marzo ed il 1 aprile 2020 la mortalità a livello nazionale, è stata pari al 8,28%.

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