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Covid 19

Covid, calano incidenza dei contagi e Rt: dato più alto in Veneto, nelle Marche il più basso

Il monitoraggio settimanale Covid condotto da Iss e Ministero della salute conferma il trend dei contagi in calo dopo i numeri in crescita dell’estate. Scendono Rt e incidenza, stabili ricoveri e posti occupati in terapia intensiva.
A cura di Antonio Palma
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Tornano a scendere i contagi da covid in Italia dopo i numeri in crescita dell'estate. Il monitoraggio settimanale condotto da Iss e Ministero della salute conferma il trend già riscontrato la scorsa settimana, e segnala un ulteriore calo di incidenza dei contagi e Rt nel periodo 5-11 settembre. Nel dettaglio, negli ultimi 7 giorni, l'incidenza dei contagi covid è stata pari a 16 casi per 100mila abitanti, in ulteriore diminuzione rispetto alla settimana precedente quando si è era attestata a 22 casi per 100mila abitanti.

Come spiegano dalla cabina di regia Iss-ministero della Salute, scende anche l'indice di trasmissibilità (Rt). Il dato calcolato sui numeri aggiornati all'11 settembre e basato sui casi con ricovero ospedaliero, al 3 settembre è pari a 0,75, in lieve diminuzione rispetto alla settimana precedente quando era 0,84.

Per quanto riguarda la situazione nelle diverse aree del Paese, i dati epidemiologici del Covid nell’ultima settimana indicano il Veneto come la regione con l’incidenza di casi più elevata mentre al lato opposto abbiamo le Marche dove l’incidenza è più bassa. L'incidenza più elevata "è stata riportata nella regione Veneto (28 casi per 100mila abitanti) e la più bassa nelle Marche (0,8 casi per 100mila abitanti)" spiegano infatti dalla Cabina di Regia.

Nell’ultima settimana sono stabili invece i ricoveri covid sia nei normali reparti che nei reparti di terapia intensiva. L'occupazione dei posti letto all'11 settembre "in area medica è pari a 3,1%, sostanzialmente stabile rispetto alla settimana precedente (3,4% al 4 settembre). Stabile anche l'occupazione dei posti letto in terapia intensiva, pari a 0,7%, rispetto alla settimana precedente (0,8% al 4 settembre)", si legge infatti nel monitoraggio.

Per quanto riguarda le varianti, l’istituto superiore di sanità ricorda infine che dai dati raccolti all'8 settembre vi è una “co-circolazione di differenti sotto-varianti di JN.1 attenzionate a livello internazionale. Tra queste, in crescita la proporzione di sequenziamenti attribuibili a KP.3.1.1, oggetto di monitoraggio internazionale (Vum)".

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