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Cosenza, picchia moglie malata e figlia per costringerle a prostituirsi per 5 euro: arrestato

Drammatiche alcune delle registrazioni effettuate dagli investigatori e che hanno permesso di incastrare l’uomo. In alcuni di esse infatti sarebbero stati registrati rumori di schiaffi inferti alla donna costretta a prostituirsi e le strazianti urla di dolore della vittima che da tempo soffriva anche di una malattia invalidante.
A cura di Antonio Palma
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Insulti, maltrattamenti continui e percosse ai danni della moglie malata e della figlia per costringere entrambe le donne a prostituirsi con uomini che lui individuava in cambio di 5-10 euro a prestazione. È l’orribile storia di abusi domestici scoperta dai carabinieri del comando provinciale di Cosenza che nelle scorse ore hanno tratto in arresto il presunto responsabile delle violenze e dello sfruttamento, un padre di famiglia di 53 anni. I militari dell’arma infatti nelle scorse ore hanno eseguito nei suoi confronti una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Cosenza su richiesta della locale Procura della Repubblica.

Insieme al cinquantatreenne è finito in manette anche il figlio 27enne della coppia, destinatario di una ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari. Nell’ambito della stessa indagine, infatti, gli inquirenti hanno scoperto che, al pari del padre, il giovane picchiava abitualmente la madre sottoponendola a maltrattamenti continui in casa. Il 27enne deve rispondere del reato di maltrattamenti ai danni della madre mentre il padre è accusato di  favoreggiamento della prostituzione e maltrattamenti commessi ai danni della moglie e della figlia ventenne.

Gli arresti sono stati eseguiti nella mattinata di oggi, lunedì 3 febbraio, al termine di una lunga inchiesta che si è avvalsa anche di intercettazioni ambientali in casa e nell'auto dell'uomo. Drammatiche alcune delle registrazioni effettuate dagli investigatori e che hanno permesso di incastrare l’uomo. In alcuni di esse infatti sarebbero stati registrati rumori di schiaffi inferti alla donna costretta a prostituirsi e le strazianti urla di dolore della vittima che da tempo soffriva anche di una malattia invalidante. L'uomo più volte avrebbe minacciato e insultato la moglie con la prospettiva di farla ricoverare in una casa di cura se non avesse smesso di lamentarsi. "Un quadro desolante all'interno di un contesto familiare caratterizzato da grave degrado sociale e culturale" hanno spiegato gli inquirenti.

"Dal punto di vista umano questa vicenda ci ha molto coinvolto perché ha fatto emergere uno spaccato umano che di umano non ha nulla. Un padre e un figlio che sfruttano la madre e la sorella per pochi euro. Le facevano prostituire sotto i cavalcavia della città e nessuno ha visto niente, nessuno ha denunciato" ha dichiarato ill procuratore della Repubblica di Cosenza Mario Spagnuolo, aggiungendo: "Abbiamo interrotto questa situazione dal punto di vista penale. Resta l'amaro per una situazione di disagio estremo a fronte della quale nessuno ha fatto quello che doveva fare". "Una storia di orrori che non si limita purtroppo alla prostituzione ma che racconta anche di violenze fisiche e psicologiche ai danni di una donna invalida. La 51enne veniva colpita con schiaffi e pugni anche senza alcun apparente motivo, sia dal marito che dal figlio. Le nostre attività investigative registrano urla strazianti della donna che ovviamente dovevamo fermare. Nell'ottobre scorso abbiamo fatto in modo che la signora venisse ricoverata in ospedale e successivamente in una struttura specializzata proprio per sottrarla alle violenze" ha raccontatao il comandante provinciale dei carabinieri, Piero Sutera.

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